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Roma, Lukaku evanescente contro le big: senza Decreto Crescita, il futuro è in bilico
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NON COSI’ BIG – Al di là dello score stagionale (21 presenze complessive, 13 reti e 2 assist), c’è un dato che preoccupa i tifosi giallorossi: nei big match disputati nel corso di quest’anno (Milan, Inter, Lazio, Fiorentina, Napoli, Juventus), il belga ha registrato solamente due reti che, tuttavia, hanno portato in dote, in realtà, un solo punto alla formazione di José Mourinho: ininfluente, infatti, ai fini del risultato, fu il 2-0 dell’Olimpico contro il Napoli. In sostanza, Lukaku è stato decisivo solo contro la Fiorentina, regalando il pari ai suoi. Un dato significativo che regala un quadro molto più delineato la situazione del belga: specialmente nel derby e ancor di più contro Inter e Juventus (sfide contro il suo passato e, in estate, quello che sarebbe dovuto essere il suo futuro), Lukaku non ha inciso, non dimostrando il carattere e la personalità che, da un giocatore del suo calibro, si pretende. E ora il futuro sembra essere sempre più nebuloso.
FUTURO – Rimanere in giallorosso è una situazione complicata, in realtà già a prescindere dalle ultime prove fornite. Secondo quanto risulta a Calciomercato.com, infatti, per restare nella Capitale, Lukaku dovrebbe almeno ridursi l’ingaggio (guadagna 7,5 milioni di euro netti a stagione, 9,8 lordi) oppure trascinare la Roma nella prossima edizione della Champions League, centrando uno dei primi 4 posti del campionato, in modo tale che la società abbia a disposizione un tesoretto da investire nella sua permanenza. Allo stato attuale dei fatti, in ogni caso, non esiste alcuna trattativa con il Chelsea per prolungare il suo prestito o imbastire una lunga (quanto complessa) operazione per tenere Lukaku nel club capitolino a titolo definitivo. La complessità, inoltre, è aumentata dall’eliminazione del Decreto Crescita, a partire da domani. Il prossimo contratto di Lukaku con una società italiana, dunque, non beneficerà degli sgravi fiscali previsti. Tutti motivi, oltre alle sirene dell’Arabia Saudita, che rendono ancor più difficile la sua permanenza a Roma. Tutto dipende da Lukaku, ma non solo, per un futuro a tinte giallorosse.