Roma, Lukaku-Dybala: i segreti tattici della coppia sognata da Inter e Juve
TANDEM IDEALE O LUOGO COMUNE? - Se si chiedesse a un allenatore qualunque anni 80/90, qual è la composizione perfetta di un tandem d’attacco, traccerebbe il profilo di giocatori simili a Dybala e Lukaku. Quello alto e grosso, un portento della natura, e quello piccoletto, sgusciante, tecnico e fantasioso. È un luogo comune duro a morire, anche perché tende a ricalcare schemi dualistici più profondi su cui si basa la nostra società. Ma come sappiamo i luoghi comuni nascono sempre da qualcosa di vero, è dopo che si cristallizzano, per non dire sclerotizzano. In ogni caso contro l’Empoli questa complementarietà è stata non solo evidente, ma già super efficace.
Persino nell’azione del rigore si avverte tutto il pericolo potenziale che sprigiona questo tandem. Sul quinto Kristensen è costretto a uscire Luperto, uno dei centrali della difesa a quattro dell’Empoli. E mentre Lukaku allunga e allarga l’altro centrale, correndo fra Walukiewicz e Bereszynski, ecco tutta l’utilità potenziale di una seconda punta come Dybala, che sopraggiunge e vuole ricevere nello spazio che si genera o una palla diretta e corta di Kristensen o, in un secondo momento, la torre del belga.
Se pensate che esagero a prendere questa sequenza dove è centrale il fallo di mano di Walukiewicz, fate un salto al 4 a 0. La dinamica è più o meno la stessa, con la differenza che al posto di Kristensen c’è l’inserimento di Cristante e al posto di Luperto (che rimane in area) scivola il mediano Grassi (lasciando ugualmente un buco davanti alla difesa per la Joya).
LUKAKU SUL CENTROSINISTRA - Rispetto a come agiva nell’Inter, cioè tendenzialmente sul centrodestra in coppia con Lautaro, nella Roma di Mou Lukaku dovrà abituarsi ad abitare il centrosinistra del tandem, così da permettere a Dybala di giocare a piede invertito, cosa più fondamentale per il suo mancino che per quello di Lukaku stesso.
Questa è l’azione del gol di Renato Sanches. Si vede quasi tutta la Roma nello sviluppo del 3-5-2 (manca il braccetto di sinistra Ndicka, tagliato fuori dall’inquadratura). Come si era detto nello scacco matto di presentazione di Aouar, quest’anno la Roma vira forte su un centrocampo a tre, e a maggior ragione dopo l’avvicendamento Paredes-Matic e l’arrivo di Renato Sanches. Ecco ad esempio una soluzione scartata dal portoghese nel ruolo di mezzala, dopo aver ricevuto da Llorente: questa palla dritta per l’attacco alla profondità di Lukaku. Su questo tema, peraltro ricorrente anche nell’Inter, Mourinho potrà lavorare col massimo profitto, ma dall’altra parte, cioè sul piede forte di Big Rom.
In questo caso specifico l’azione si è sviluppata diversamente. Renato Sanches ha preferito accentrarsi in conduzione, per poi aprire su Kristensen. Ma guardate la posizione di Dybala in relazione a quella di Lukaku. Nessuna fatica nello spartisti gli spazi, viene naturale.
E sul cross di Kristensen si nota bene come tanto le caratteristiche di Dybala quanto quelle di Lukaku contribuiscano a valorizzare/promuovere gli inserimenti dei centrocampisti: qui appunto quello di Renato Sanches stesso. Sono come due poli d’attrazione che spostano i difensori avversari aprendo varchi.
PIVOT: NON SOLO MA ANCHE - Nel terzo gol invece abbiamo ritrovato la funzione più “contiana” di Lukaku, cioè quando si pianta spalle alla porta a fare il pivot, al limite o dentro l’area. In questo caso non solo Dybala diventa pericolosissimo in primis con i giochi a muro su di lui, ma anche i centrocampisti, in particolare le mezzali. Qui Cristante ad esempio, che nel nuovo ruolo potrà ritrovare gli inserimenti che faceva a Bergamo con Gasp.