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    Roma-Liverpool, alcol vietato per tre giorni e hooligans scortati. E i negozi?

    Roma-Liverpool, alcol vietato per tre giorni e hooligans scortati. E i negozi?

    • Francesco Balzani
    Dopo gli scontri di martedì davanti lo stadio di Anfield, è allerta massima in vista del ritorno della semifinale, in programma mercoledì 2 maggio alle 20.45 allo stadio Olimpico. Questa mattina in Viminale è andato in scena per oltre tre ore un vertice del CIMS (Centro informazione nazionale sulle manifestazioni sportive). Ha partecipato, come comunicato ieri, anche una delegazione del Liverpool, composta da Danny Stanway (segretario del club) e altri sei addetti alla sicurezza e all’organizzazione della società inglese. Presenti anche l’UEFA, la Questura di Roma, Scotland Yard e la polizia del Merseyside. Per la società giallorossa Mauro Baldissoni, Umberto Gandini e Guido Gombar, responsabile della sicurezza della Roma.

    LE MISURE - L’arrivo dei circa cinquemila tifosi del Liverpool (dei quali mille i più temuti) preoccupa le istituzioni: previsti controlli negli aeroporti, nelle stazioni e per le strade.   A Roma sono attesi circa cinquemila tifosi del Liverpool, mille di questi ritenuti a rischio. Stamattina al Viminale un incontro per le misure preventive in vista di questo esodo Reds nella capitale, che preoccupa a maggior ragione dopo gli incidenti di Anfield. Una delle misure di sicurezza che dovrebbero essere attuate saranno i tre giorni di stop al consumo di alcol nelle strade del centro storico della capitale e nella zona attorno allo stadio Olimpico. L’ordinanza vieterebbe dall’1 al 3 maggio la vendita, il trasporto e il consumo in strada di alcolici e bevande in contenitori in vetro. L’ordinanza potrebbe essere firmata già in giornata. Nello specifico è stata poi istituita un’ampia zona di controllo in diverse aree della città, i tifosi saranno accompagnati dalle forza di polizia fin dal centro della capitale, mentre ci sarà un contatto costante con le autorità inglesi per seguire gli spostamenti degli ultrà più a rischio.

    NEGOZI CHIUSI? - «Noi chiediamo un presidio di forze dell'ordine in ogni piazza, con i celerini schierati già dal primo maggio, nel centro storico e nelle zone adiacenti allo stadio, e lo stop alla vendita di alcol nella giornata del 2 maggio - spiega Pica presidente di Fiepet-Confesercenti Roma, associazione che raggruppa oltre tremila pubblici esercizi della Capitale. - Siamo molto preoccupati dopo i fatti di Liverpool, temiamo che possano esserci rappresaglie, alcuni esercenti sono già pronti a chiudere e se non sarà garantita la massima sicurezza saremo noi stessi a invitare ad abbassare le serrande». 
     

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