Roma, l'ex Sabatini: "Mi hanno riferito cose inascoltabili su De Rossi. Bruno Conti non può entrare a Trigoria"
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LA CARRIERA ALLA ROMA - Sabatini, dal 2011 consulente di mercato della Roma, fu designato dall'ex proprietario, l'italo-americano Thomas Di Benedetto, come nuovo direttore sportivo, carica nella quale resta per cinque anni in giallorosso. Sulla sponda romanista del Tevere effettua colpi di livello assoluto tra cui Mehdi Benatia, Erik Lamela, Miralem Pjanic, Leandro Paredes, Marquinhos, Kōstas Manolas, Radja Nainggolan, Edin Džeko, Mohamed Salah e Alisson Becker.
"BRUNO CONTI FUORI DA TRIGORIA" - Il rincaro di dose arriva poco dopo: "Quando accadono queste cose non c’è futuro per un club. Il calcio vive ancora di sentimenti, che si trasmettono per osmosi. Se l’atmosfera è quella la squadra rimarrà arida. Dico un’altra cosa, insulsa. Un uomo come Bruno Conti, una leggenda del calcio, non solo giocato, miglior giocatore del Mondiale ’82 su Maradona, Rummenigge, Falcao, è stato straordinario anche da dirigente. Il calcio gli deve tantissimo, ha preso e accompagnato bambini fino alla Serie A. Il 30% dei giocatori del panorama nazionale escono da Trigoria. A quest’uomo viene negato l’ingresso al ristorante. È un insulto al calcio. Io non so come fanno le cose a Trigoria, ci sono impiegati che si sentono dirigenti. Vietare l’ingresso al ristorante a Bruno Conti offende il calcio internazionale, non solo romano. Con Bruno tra l’altro ho parlato l’altro ieri ed era molto rammaricato e deluso. Io amo il calcio e tutto quello che gira dentro e fuori dal calcio, non posso sopportarla questa cosa. Conti ha prodotto ricchezza per la Roma, non è solo una leggenda riconosciuta in tutto il mondo". Nel corso del pomeriggio è poi arrivata la secca smentita da parte dell'ex Campione del Mondo.
"NESSUN RISPETTO PER LE BANDIERE" - "Mi vengono in mente giocatori come Scamacca, Aquiliani, Frattesi, Politano, Francesco Totti che è nato nella Lodigiani ma Bruno ha intercettato portandolo a Trigoria. Parliamo della storia del calcio. Conosco questi temi attraverso persone che hanno lavorato con me ed erano nella Roma fino a qualche tempo fa. È una tendenza, le proprietà arrivano e decidono sul conto di persone che neanche conoscono".