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    Roma-Torino, le pagelle di CM: Dzeko appesantito. Mancini balla il Funky Gallo, Sirigu mostruoso

    Roma-Torino, le pagelle di CM: Dzeko appesantito. Mancini balla il Funky Gallo, Sirigu mostruoso

    • Balzani e Guerrieri
    Roma-Torino 0-2

    ROMA
    Pau Lopez 6,5
    : Due dita di troppo, ma solo per Belotti. Lo spagnolo dopo 8 minuti devia sul palo un diagonale del Gallo, ma poco può sulla sassata di fine primo tempo. Il confronto si ripete a inizio ripresa quando con un super riflesso devia sulla traversa il pallonetto sporco del granata. Tiene in vita la Roma, e non sarebbe poco. 

    Florenzi 5: Si è lasciato un 2019 pesante alle spalle, ma c’è eccessiva leggerezza su alcune marcature e un senso di evanescenza difensiva che proprio non passa. Berenguer trova spesso la sbarra alzata e pure in fase avanza marca visita. Si prende un giallo per proteste (da capitano) in occasione del mancato rosso di Izzo. Ma qui non ha proprio colpe. Bel corner nel finale per Dzeko. 

    Mancini 5: Si fa trovare assonato all’alba dal canto ritrovato di Belotti, ma per tutto il primo tempo il difensore di Pontedera è sembrato ancora seduto alla tavola di Natale. Appesantito pure nel secondo tempo quando si riperde il Gallo che colpisce la traversa. Anche lui appare nervoso e si prende il solito giallo prima di divorarsi un gol da due passi. Nottata da incubo, e tanto carbone. 

    Smalling 5,5: Altro esame di italiano per l’inglese che potrebbe dare lezioni a tanti ma che almeno stasera scivola su qualche coniugazione complicata. Meno esplosivo rispetto al magnifico 2019 appena passato anche se non ha colpe particolari in occasioni dei massimi pericoli per Pau Lopez. Sfortunato quando il pallone gli carambola sul braccio. Episodio beccato da un Di Bello solerte al Var solo con la Roma.  

    Kolarov 5,5: Prova a fare 13 al tredicesimo con una lamata da fuori che rischia di squarciare la corazza del Toro. Poi ci riprova su punizione ma trova Sirigu. Fin qui tutto bene, poi si innervosisce con arbitro e avversario e non riesce a dare quella dose di grinta e lucidità che serviva. Quando sta per ritrovare la calma ecco un nuovo motivo per arrabbiarsi: il mancato rosso a Izzo su un suo cross. 

    Veretout 5: Gioco d’azzardo, anche quando ha solo una coppia di 7 in mano. Rischia un po’ troppo davanti alla linee difensive perdendo lucidità e palloni. Air Jordan perde quota col passare dei minuti tanto da essere addirittura sostituito da Fonseca. Quasi una anomalia per lui. E stavolta non c’entra la stanchezza.  (63’st Mkhitaryan 5: non riesce a regalare quella imprevedibilità che serviva e al 78’ sbaglia un rigore in movimento) 

    Diawara 5,5: Si perde qualche ospite poco gradito in fase di copertura e rimane eccessivamente schiacciato quando c’è da aggiungere a centro tavola. Del bel Diawara ammirato negli ultimi due mesi nemmeno l’ombra. Spettri “napoletani” se ne vedono pure nella ripresa quando fatica a contenere in regia. Si rianima negli ultimi venti minuti ma non è aria di impresa. 

    Perotti 5: Sogna l’anno del riscatto all’alba dell’ultimo decennio da calciatore. Parte timido, poi perde un pallone sanguinoso davanti alla sua area. Insomma il primo tempo più che ballare il tango sembra improvvisare un Baby Shark. Nella ripresa è il primo a riprendere la bandiera della rivoluzione in mano trovando dopo una serpentina i guanti di Sirigu. Esce senza applausi stavolta. (73’ Kalinic 5: c’è. Ma non si fa notare. Un po’ come Nanni Moretti in Ecce Bombo)

    Pellegrini 5,5: La parola Epifania viene dal verbo epiphànein, composto di epì "dall'alto" e phànein “apparire”. Quando la palla arriva sui piedi di Lorenzo sembra esserci una luce soprannaturale. La oscura Sirigu con parate da pazzi, poi ci si mettono a turno Izzo e Rincon a tarpargli le ali.  Riprova l’all-in nella ripresa ma ritrova ancora il portierone granata. Uno dei pochi a provarci sul serio. 

    Zaniolo 5: Affamato. Vuole iniziare il 2020 come era iniziato il 2019, sempre contro il Toro. Ci prova subito ma Sirigu gli risponde per le rime poi si mette al servizio della causa anche se resta spesso troppo esterno alla manovra. Un po’ poco per uno come lui. Resta apatico ma pure antipatico agli arbitri, non se ne capisce il motivo. (88’ Under ng: un bel cross. E basta)

    Dzeko 4,5: Il cigno si spezza un’ala quando dopo 7 minuti inciampa sul pallone. Ma non rinuncia a provare il volo anche se con scarsi risultati. Più utile quando cerca di far felici i compagni con gli assist che alla conclusione in porta. Arriva spesso in ritardo e si lascia sovrastare con eccessivo imperialismo da Izzo. Appesantito, poco reattivo, quasi per nulla aggressivo. L’Edin che manca per arrivare all’Eden.  

    Fonseca 5: Ci risiamo. Dopo tanti complimenti la Roma si riferma sul più bello e perde punti determinanti in classifica. Un guasto che si registrava anche con le scuderie precedenti e quindi non si sa quanto da attribuire al portoghese. Resta però l’allarme di uno step mentale che la sua squadra ancora non ha compiuto al netto di errori arbitrali e sfortuna. In difesa vanno risolte questioni (vedi Florenzi) da mesi irrisolte. E in attacco se si inceppa Dzeko sono dolori. Sarà vero che questo Roma è difficilmente migliorabile? A noi non sembra affatto. 

    TORINO

    Sirigu 7: è un muro. Non lo supera nessuno. Due interventi decisivi su Pellegrini: nel finale del primo tempo ci mette la manona su un rasoterra del classe '96 diretto all'angolino, nella ripresa respinge d'istinto un tiro da distanza ravvicinata.

    Izzo 5: se vuole andare all'Europeo deve mettersi alle spalle la prestazione di stasera. E' il peggiore in campo dei suoi. Si prende il giallo per fallo di ostruzione su Dzeko, rischia l'espulsione per un fallo di mano a metà della ripresa. 

    Nkoulou 6,5: non sbaglia nulla al centro della difesa. Annulla completamente un Dzeko non in giornata, è il migliore del reparto.

    Djidji 6: attento quando i trequartisti giallorossi si inseriscono dalla sua parte. Grande intervento nel primo tempo in scivolata dentro l'area per fermare Pellegrini: pericoloso ma efficace.

    De Silvestri 6: per lui, cresciuto nella Lazio, c'è aria di derby. Preciso negli interventi sulla sua fascia quando attacca la Roma, poteva fare meglio solo davanti a Pau Lopez, gliela appoggia di testa.

    Lukic 6: fondamentale soprattutto nel secondo tempo per contenere gli attacchi della Roma e tenere il risultato dalla sua parte fino alla fine.

    Rincon 6: la sua missione è quella di spezzare il gioco avversario. E ci riesce alla grande. E' una furia quando attacca i portatori di palla della Roma per tenerli lontani dalla porta di Sirigu.

    Aina 6,5: senza idee quando attacca, si rifà in fase difensiva con diagonali precise per chiudere gli attacchi giallorossi sulla sua fascia.
    (dall'88' Laxalt sv: Mazzarri lo inserisce negli ultimi minuti per rallentare i ritmi).

    Verdi 5,5: poche idee e confuse, nessun pallone giocabile per il Gallo, perde palla troppo spesso. Mazzarri lo toglie a 20' dalla fine per coprirsi.
    (dal 68' Meité 6: entra per difendere il risultato e dare quantità alla squadra negli ultimi venti minuti).

    Berenguer 6,5: è una trottola impazzita. Quando punta l'avversario è sempre pericoloso, senza palla va in pressing su tutta la difesa giallorossa. Portiere compreso.
    (dal 96' Adopo sv: Mazzarri fa debuttare il francese classe 2000. 5 presenze in Primavera in questa stagione).

    Belotti 7,5: Il Gallo canta (anche) all'Olimpico. Con tanto di bis. Prima dell'intervallo scarica un sinistro sotto l'incrocio che regala l'1-0 al Torino, poi raddoppia su rigore. Altro? Ah, sì: un palo e una traversa, sfuttando la giornata negativa di Mancini. E pensare che non gli arrivano neanche tanti palloni giocabili... spesso è lui ad andarseli a prendere a centrocampo.

    All. Mazzarri 6,5: la vince con la cattiveria e la grinta che trasmette alla squadra. In difesa non perdono un contrasto, lì davanti il Gallo Belotti sbraccia e sgomita per far salire la squadra.

     

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