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Roma, le pagelle di CM: Under pressure. Pastore, tacco e bellezze
Olsen 6: Qualche brivido coi piedi, ma per una sera può mettere da parte il rosario e concedersi una bella ora e mezza di relax. Una nota positiva: oltrepassa l’area piccola con maggiore frequenza permettendo alla difesa di non schiacciarsi eccessivamente.
Santon 6,5: Dai fischi di San Siro ai malumori dell’Olimpico, ma stavolta non per colpa sua. Manolas lo rinfranca nel tunnel che porta al campo, ma poi sul prato verde le incertezze sono le stesse vissute sotto il Duomo. Under lo soccorre e lui prende coraggio. Bello l’assist per Pastore.
Manolas 6: Riporta Pinamonti fuori dal raccordo anulare impedendogli ogni accesso all’aerea romanista. Poi, visto che è l’unico ad averle giocate tutte, viene fatto riposare in vista derby. (1’st Marcano 6: prosegue il lavoro di Manolas senza particolari fastidi e con un paio di anticipi non male)
Fazio 6: Come il compagno di reparto alza la linea difensiva relegando Ciano a una gara di soli tentativi. Non lo impensierisce nemmeno Cassata quando prova a infilarsi tra le gambe del gigante argentino.
Kolarov 6,5: Si riprende la fascia maltrattata a Bologna ma c’è poco da temere. Zampano prova a spingere nei primi minuti, è un tentativo a vuoto. Si gusta il poker da sbattere sul tavolo su regalo del baby Zaniolo. Speriamo abbia qualcosa in serbo per il derby, lì servirà un Kolarov molto più cattivo.
De Rossi 6,5: Seicento in giallorosso, una delle più sofferte visto il momento in casa Roma. Parte subito con un passaggio sbagliato al momento del fischio d’inizio, poi però delimita la zona di competenza senza soffrire l’ansia da contestazione che aleggia sull’Olimpico. Pronto per il derby. (36’st Lu. Pellegrini 6,5: altro esordio per un ragazzo di bellissime speranze, e che esordio: assist per il "titolare" Kolarov)
Nzonzi 6: Niente tweet, è tempo di combattere. Il gigante francese si muove bene, non straluccica ma almeno non commette errori. La coppia con De Rossi comincia a funzionare anche se serviranno ben altre tempeste per testare il rapporto tra i due. Nella ripresa, col Frosinone arreso, gestisce il possesso palla e strappa un paio di pallone dai piedi di Cassata.
Under 7: Passa poco più di un minuto, il tempo di specchiarsi nella luna piena e di trasformarsi in lupo mannaro: prende palla, salta mezza Ciociaria e la mette tra le mani di Sportiello e il secondo palo. Una perla di rara bellezza in un mese di pietre. Si merita pure una cena quando regala ad El Shaarawy un assist perfetto. Bravo pure quando va ad aiutare il debuttante Santon. In questo inizio stagione è una delle poche note liete, o quasi.
Pastore 7: Il tacco e la punta. Segna solo così Javier Pastore. Ricordate la pubblicità della Rio Mare? Ecco lui è un po’ grissino e un po’ tonno nel senso che quando lo attaccano non regge l’urto, ma quando prova a spingere trova la morbidezza della difesa del Frosinone e regala momenti di finezza autentica. Al 25’ scatta il “perché” generale quando dall’altezza del dischetto sceglie il piattone al volo, ma dopo il gol alza il bavero e finalmente dirige senza paura. Cala nella ripresa, ma esce tra timidi applausi. (21’st Zaniolo 6: esordio in A dopo i tremori del Bernabeu. Stavolta c’è poco da tremare, anzi c’è da dimostrare. L’assist per Schick e la conclusione in porta parata da Sportiello lo dimostrano)
El Shaarawy 6,5: Rimane un po’ a cresta bassa fino alla mezz’ora quando sfrutta l’assist di Under e conclude una partita di fatto mai in discussione. Nella ripresa non spinge sull’acceleratore dosando intelligentemente le energie.
Schick 5,5: Errori choc, altroché chic. Al 17’ rispara alto a pochi passi da Sportiello, ormai per lui è una gara a prendere il seggiolino più lontano. Dopo cinque minuti conta le lettere sul pallone che gli passa a un millimetro dal sinistro a due passi dalla porta. Poi è pure sfortunato quando coglie in pieno la traversa. Il gol continua a restare una chimera.
Di Francesco 6,5: Il ritiro è servito o il Frosinone è troppo scarso? A sabato l’ardua sentenza. Di certo la Roma ha giocato con un altro piglio, e anche con una lucidità tattica superiore alle precedenti. Buone risposte da Pastore e Under, poi il giusto risparmio di energie. Una risposta l’ha avuta: la squadra ci teneva a vincere. Per lui o per loro stessi, questo si capirà a breve.