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Roma, le pagelle di CM: Shomuro-gode a metà. Ibanez perde la concentrazione
Rui Patricio 6: Poco lavoro nel primo tempo. Nella ripresa trema per il palo di Candreva e fa tremare per un’uscita alta. Poi è innocente, o quasi, sul volo di Gabbiadini.
Mancini 6: Morde alto ma non sempre morde bene. Permette qualcosa di troppo rispetto ai compagni di reparto e si incaponisce palla al piede anche quando non ce ne è bisogno. Nella ripresa mura un tentativo di incursione centrale altamente pericoloso e fa poco per evitare il pari.
Smalling 6: “Ciccio, keep calm” urla l’inglese a Caputo. Basta questo e un paio di anticipi imperiali di testa per cancellare per un tempo dal campo l’attaccante doriano. Nelle ripresa però a perdere la lucidità è lui quando in area permette a Candreva di cogliere il palo. E pure sul gol ha qualche colpa.
Ibanez 5,5: Alterna carbone e tanti dolci. Attento per oltre mezz’ora, ammorbidisce i nervi nella ripresa quando sbaglia anche un paio di lanci di troppo e per poco non mette Gabbiadini davanti alla porta. Da un altro errore nasce poi l’azione del pareggio. Crollo proprio sul finale di una stagione fin qui positivo.
Karsdorp 5,5: Non sale quasi mai sull’orlo del precipizio anche perché il gioco della Roma resta decisamente basso nel primo tempo. Nella ripresa Augello lo mette spesso in difficoltà e prova a far male solo nel finale. In area piccola, inoltre, deve scherzare meno. Serata non bella, diciamo poco audace.
Veretout 6: Tentativi andati a vuoto così come alcuni intendimenti in fase di copertura. Nella ripresa presta troppo il fianco, esce per un Natale anticipato consapevole di aver dato tanto. Ma forse non tutto. (22’st Shomurodov 6,5: dopo mesi di letterine raccoglie il giusto regalo. Eldor sfrutta due rimpalli e dimostra caparbietà quando batte Falcone e fa esplodere l’Olimpico. Dura poco)
Cristante 6: Smacchia qualche errore dei compagni e prova ad alzare il baricentro di un centrocampo che si abbassa col passare dei minuti. Pure lui però potrebbe dire qualcosa in più nella ripresa.
Mkhitaryan 6,5: Con un paio di assist in verticale offre due parti da protagonista ad Abraham e Vina, ma i due non sono ancora pronti per il provino dell’armeno. Tenta anche lui il tiro in porta che però non impensierisce Falcone. Nella ripresa altre audizioni: la più importante a Zaniolo che si fa anticipare da Falcone.
Vina 5,5: Tutti più buoni? Nemmeno per sogno. L’uruguyano scalda di nuovo la fascia riservando a Candreva un trattamento tutt’altro che amichevole. Permangono alcuni difetti di precisione, e in alcune occasioni potrebbe osare di più in fase di spinta. Nella ripresa le difficoltà aumentano. (67’ El Shaarawy 5,5: entra tra gli applausi, prova ad alzare il livello di pericolosità sulla fascia anche ma si vede che non è ancora al meglio)
Zaniolo 6: Non sempre ha i pensieri in ordine soprattutto quando c’è da dialogare con Abraham e Felix. L’impressione è che faccia rombare il motore con tanto di tremolii delle pareti ma poi trovi difficoltà a inserire la marcia giusta. Ci prova nella ripresa quando impegna due volte Falcone.
Abraham 6: Vedi Bergamo e poi copi, o quasi. Dopo due minuti ha il pallone buono in verticale ma stavolta angola troppo il tiro. La caviglia lo frena pochi secondi dopo l’inizio della ripresa. (2’st Felix 5: Quando Falcone gli dice no è più un errore del ghanese che un miracolo del portiere. Poi è tanto confuso)
Mourinho 6: Dopo il dominio di Bergamo ti aspetti una Roma schiacciasassi. E invece i giallorossi producono poco e restano più timidi del previsto contro una Samp non irresistibile. Quale è la vera Roma?