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    Roma, le pagelle di CM: Sant'Alisson non basta. Dzeko Casper

    Roma, le pagelle di CM: Sant'Alisson non basta. Dzeko Casper

    Roma-Sampdoria 0-1

    ALISSON 7,5: Dopo otto minuti soffia su un tiro di Caprari che sfiora l’incrocio, poi deve mettersi sulle punte dei piedi per annullare una delle tante magie di Ramirez. Passano pochi secondi e spruzza fiamme su un rasoterra di Barreto. Non basta, e al 25’ arriva la quinta parata (stavolta di piede) su Zapata. Mostruoso a fine primo tempo quando si trasforma in lince per fermare due volte Caprari.  Ancora decisivo, ancora tra i migliori. Un dato allarmante.  Vogliamo dirgli qualcosa sul gol?  

    FLORENZI 5: Non c’è Perotti, Dzeko non se la sente. Così lo tira Florenzi, che purtroppo non è rigorista. Alessandro si lascia ipnotizzare da Viviano dal dischetto. Effetti collaterali di un mercato gestito come peggio non si potrebbe. Nella sfida da vecchi amici con Caprari ha spesso la peggio, ma nella ripresa si scuote ed è lui a far sentire il martello sulla difesa blucerchiata. Pure lui però dura proprio poco e il cross di Murru nasce dalle sue parti. 

    MANOLAS 5,5: Segna un gol in fuorigioco, e rischia di farne prendere qualcuno di troppo alla Roma soprattutto nel primo tempo quando Ramirez, Caprari e Zapata si dividono la sua armatura a colpi di spada. Ritrova calma nel secondo tempo e con un tre-quattro recuperi dei suoi si riprende la sufficienza, ma la poca qualità in fase di palleggio è un grosso limite e pure lui si appanna nel finale. 

    JESUS 5: Si assopisce quando c’è da tenere alta la linea del fuorigioco, e trova difficoltà a intuire i movimenti di Zapata che si aggira come un panterone intorno alla sua preda. Il brasiliano ci mette fisico e pazienza e attende che la pantera piano piano si plachi. Ma è solo un bluff. A 10 dalla fine ecco il ruggito che risveglia il Juan dormiente. 

    KOLAROV 5: Deve farsi perdonare il rigore di tre giorni prima, e la volontà d’animo non gli manca. Gli manca però la lucidità fisica per tornare a mettersi il coltello tra i denti e provare a dare la scossa a una squadra in difficoltà. Ricorre a tutte le forze nella ripresa e prova pure due volte la conclusione in porta, ma pure lui si guarda Zapata. 

    PELLEGRINI 6,5: Usa spesso il guanto bianco, e i suoi modi gentili ma decisi rappresentano uno dei pochi motivi di vero interesse nel primo tempo della Roma. Nella ripresa si sfila i guanti e prova a sporcarsi le mani tentando due volte la battuta a rete. Coordinazione, ma mira troppo centrale in entrambi i casi. Si sposta pian piano su Torreira per limitare le idee Samp mantenendo però alto il tasso di pericolo. L’assist per Dzeko è tanta roba. Esce un po’ a sorpresa, forse per un problemino? (25’st Defrel 5: ingresso ininfluente, irritante)  

    STROOTMAN 5: Al terzo ciak da regista. L’esordio a San Siro meritò gli applausi, quello di Marassi qualche mugugno. Stasera piovono fischi. Primo tempo con una trama sin troppo scontata e i due registi Samp (Torreira e Ramirez) a dargli lezione di cinema. Nella ripresa qualche spunto in più. 

    NAINGGOLAN 5: Duella con Torreira, ma deve anche seccare la gola di Ramirez. Tanto lavoro che il Ninja non svolge con la verve di un tempo. Al 38’ per poco non diventa auto assist man quando serve ingenuamente Caprari al limite dell’area. Cresce la cresta nella ripresa, e gli effetti in fase offensiva si vedono. Per poco però. 

    EL SHAARAWY 5,5: Cerca di tagliare l’area avversaria allentando le maglie della Samp, poi si sposta di la e trova un bel diagonale che Viviano gli manda di traverso. Insomma, è vivo, si muove, si sbatte. Non basta però per incoronarlo Faraone.  Non prende benissimo la sostituzione. (33’st Antonucci ng: la favola non si ripete. Anzi è lui a farsi bucare da Murru)

    DZEKO 4: Il remake è servito. Ancora Roma-Samp, ancora Edin in bilico, ancora tanta incertezza e qualche nervosismo. Nel primo tempo non ha la fantasia di andarsi a prendere il pallone a centrocampo come gli capita spesso. Il primo pulito in area gli arriva dopo mezz’ora e lui non lo ammaestra a dovere. Poi arriva il rigore, e lui preferisce lasciarlo a Florenzi. Da un altro suo sbadiglio nasce il contropiede Samp. Al 15’ del secondo tempo arriva il primo tiro in porta, ma ha fretta e spara centrale con debolezza. Forse era meglio non farlo giocare. Ma chi giocava? 

    UNDER 6: Parte con una discesa coraggiosa, cerca idee originali, prova a sfruttare le sue doti di estrema leggerezza. Insomma, le prova tutte per diventare finalmente decisivo. Ci riesce al 38’ quando trova un mani netto in area di Bereszynksi, peccato Florenzi non  ne approfitti. Poi prova pure a tirare in porta al 42’ ma spara alle stelle e nella ripresa dopo un bell’impatto trova il faccione di Viviano. La migliore versione del turco finora anche se resta lo score fermo a zero.  (27’st Perotti ng: ancora giù di giri dopo lo stop muscolare)

    DI FRANCESCO 5: Prepara la partita nel peggior clima possibile tra mercato, infortuni e contestazioni. E già per questo merita un applauso. La Roma parte in affanno, scossa così come scosso è il suo bomber Dzeko. A dimostrarlo gli 8 calci d’angolo battuti in appena 27’ dalla Samp e i tanti miracoli di Alisson. Negli spogliatoi fa sentire il vocione e la Roma nella ripresa appare decisamente diversa. Stavolta però è Viviano a far felice Giampaolo.  Poi i cambi, ancora stravaganti. Perché togliere Pellegrini ed El Shaarawy?

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