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Roma, le pagelle di CM: Nainggolan non morde più. Schick, choc termico
ALISSON 6: Nel primo tempo è impegnato più a togliere il ghiaccio dai guanti che altro. Un paio di uscite a petto in fuori e poco più. Nella ripresa sono ben altri i problemi: rimane di sasso sul tacco di Cutrone, poi devia a mani aperte su Kessie prima del solito miracolo di giornata su Bonaventura. Lui la pagnotta la porta sempre a casa, ma di certo non sarà contento.
PERES 4,5: Dopo la “parata” ucraina ecco di nuovo Bruno titolare. il brasiliano sbaglia subito un facile appoggio ma col passare dei minuti acquisisce sicurezza. Che perde in un duello di corsa con Calhanoglu proprio sul fischio di fine primo tempo. Così risale l’ansia e il turco prende il sopravvento. In più si perde Calabria nello 0-2. Fuori strada, di nuovo.
MANOLAS 4,5: Con Cutrone sembra uno scontro Sparta-Atene. Una battaglia che Kostas perde nel secondo tempo quando il baby bomber del Milan lo sorprende in area piccola facendo crollare la capitale ateniese. Un confronto perso che vale una guerra, e che lo deprime pure in occasione del prefisso 0-2.
FAZIO 5,5: L’area vip di rigore della Roma nel primo tempo non ha la serata piena. I rossoneri si mostrano timidi all’ingresso e lui li respinge senza troppi giri di parole. La serata però si accende sul tardi e pure il Comandante fatica a buttare fuori Cutrone e compagni.
KOLAROV 4,5: Trova un bel break dopo dieci minuti ma spreca tutto con un tiro alle stelle, poi si fa notare davvero solo per una lite con Gattuso e per aver permesso a Suso di mettere sul tacco di Cutrone il gol del vantaggio milanista. Discese alla Aleksandar Magno? Ormai è storia.
STROOTMAN 4: Torna solitario in regia, e dimostra di non avere un futuro alla Martin Scorsese. Nel primo tempo se la cava, nel secondo resta schiacciato dall’esuberanza di Kessie e compagni e pure dalla Curva arriva qualche mugugno. Altroché lavatrice, qui siamo ai panni a mano. E lavati pure male.
PELLEGRINI 4,5: Il gelo gli blocca le ruote da asciutto e nella prima mezz’ora fatica a trovare la strada spianata in un centrocampo confuso. Cerca la porta al 37’ ma la mira è sballata. Negli spogliatoio non cambia le gomme, e continua a sbandare. Nei contrasti con Biglia e Kessie ha quasi sempre la peggio. (79’ Gerson ng: ingresso inutile).
NAINGGOLAN 4: Toglie la cresta, e dopo un quarto d’ora perde pure i denti dopo una gomitata di Kessie. La cosa più grave però sono i due palloni persi ingenuamente nel primo tempo che hanno rischiato di far ringhiare Gattuso. Nel confronto con chi sarebbe potuto essere il dopo Nainggolan, il belga esce a testa bassa. Nella ripresa avanza di qualche metro, senza trovare nulla. Esce, giustamente. (63’ Dzeko 5: entra in una mischia di attaccanti, ma la Roma non sembra averne più uno)
UNDER 5,5: Quattro minuti per la prima Cenciata: tiro velenoso sul primo palo con Donnarumma che manda in angolo. Non riprova cose turche per la mezz’ora seguente e poi si deprime pure lui. Nella ripresa fatica a trovare compagni che lo assecondano nelle rare discese all’impazzata. Nemmeno lui oggi riesce nel miracolo. (73’ Defrel 5: mistero)
SCHICK 4,5: Buona nuova vita Patrik. Il ceco ci riprova e in qualche occasione regala quei numeri d’alta scuola che hanno convinto la Roma a spendere un tesoro. Però torniamo al punto Dzeko: tiri in porta? Zero. E quando Under lo cerca lui si nasconde dietro le spalle di Bonucci e Romagnoli. L’antigelo non funziona.
PEROTTI 4,5: Balla sulle punte quando servirebbe affondare i tacchetti sul campo. Così pure il giovane Calabria trova gloria e manda il Monito a bersi un the caldo. L’argentino cerca la porta una sola volta e nemmeno la trova. Inconcludente, inconsistente.
DI FRANCESCO 4: Nemmeno l’ipotesi neve a Roma cambia il trend degli ultimi mesi. La Roma, dopo le tre vittorie non troppo convincenti con Benevento, Verona e Udinese, annaspa contro il Milan di Gattuso e mostra di nuovo tutti i difetti di fabbrica stagionali: poco carattere, attacco sterile, gioco a tratti, senatori in bambola, forma fisica da mani nei capelli. In 90 minuti si conta un solo tiro in porta. La Roma scivola di nuovo al 5° posto e sabato c’è il Napoli. Ora un confronto servirebbe davvero.