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Roma, le pagelle di CM: Ibanez Horror Show. Pellegrini è rimasto sul pullman
Pau Lopez 6: Assiste all’Ibanez Horror Show senza fiatare. Senza opporre resistenza e senza riscattare la paperona del derby dello scorso anno. Nel secondo tempo evita la goleada con interventi su Immobile e Milinkovic.
Mancini 5: Prova a congelare Immobile e nel confronto personale le cose non vanno nemmeno troppo male. E’ l’unico a mantenere una parvenza di lucidità in un primo tempo terrificante.
Smalling 4: Le condizioni fisiche non ottimali non bastano a giustificare i piedi sulla scrivania in occasione del doppio vantaggio laziale. Il britannico annuncia la momentanea Brexit non attuando il mutuo soccorso su Ibanez.
Ibanez 3: In versione Cesar Gomez. Lo scivolone che permette a Immobile di segnare è uno di quegli incubi che fai nelle notti insonne prima del derby e che prosegue con il ritardo su Lazzari sul 2-0. Per il brasiliano è amara realtà in una partita giocata a nervi troppo tesi. Sotto choc, e pure nella ripresa altri errori.
Karsdorp 5: Timido in fase di spinta e friabile in quella di copertura su un Marusic non irresistibile. L’olandese perde la leggerezza delle uscite fuori Regione.
Veretout 4: Lascia nel comodino aggressività e lucidità sbagliando linee di passaggio e mantenendo eccessiva distanza dai compagni. Gira per tutto il campo senza una meta. (1’st Pedro 5,5: prova a rimettere il pennello in mano alla Roma, ma l’esperimento fallisce)
Villar 5: Non avverte la pressione nonostante l’età e anzi va spesso a prendere l’acqua in fondo al pozzo per distribuirla ai compagni. Quando c’è da urlare grinta però pure lui fa scena muta. (15’st Cristante 5: stavolta il vento resta contro)
Spinazzola 4: Nella sfida in moto da Troppo Forte è quello che finisce per cadere nell’imbuto finale. Testa bassa, tanti errori e una lontana parvenza del Leonardo targato 2020 che aveva fatto sognare i tifosi romanisti. (25’st Peres 5: di palo in frasca)
Pellegrini 4: Unico romano in campo. Il peso è enorme sulle spalle del numero 7 che resta distante dall’area di pericolo e si intende male con Dzeko. Apatico. (25’ st Mayoral ng)
Mkhitaryan 5: Prova a riattivare il contatore della luce ma il suo unico cerino non basta a trovare l’interruttore. Fa ammonire Milinkovic ed è tra i pochi a provare a scuotere la Roma. Nel secondo tempo sparisce pure lui.
Dzeko 4: La leadership da capitano non c’è, i tiri in porta neppure. Non bastano un paio di sponde per meritarsi stipendio da fenomeno e un ruolo da protagonista nel derby. Ancora male.
Fonseca 3: Altro esame di laurea fallito dal portoghese che vede sgretolare di nuovo quelle certezze accumulate contro le piccole. La sua Roma nel primo tempo non impensierisce mai Reina e colleziona una serie di orrori individuali non da grande squadra. Mai sul pezzo, mai in partita. Pessima regia.