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Roma, le pagelle di CM: Dzeko colpo di fulimine. Pellegrini ok il posto è giusto
Pau Lopez 6,5: Siamo al terzo tentativo d’esame per riprendersi i guanti da titolare. La prima domanda è facile e arriva al 36’ su tiro da fuori di Candreva. Poi solo qualche piccolo toppa come al 70’ quando smanaccia su Thorsby. Troppo poco per riabilitarlo al posto di Mirante in un balletto poco divertente tra portieri. Però i segnali positivi ci sono.
Ibanez 6: Non ha modi da Gentleman ma ha pure pochi bulli da buttare fuori visto l’atteggiamento guardingo della Samp nel primo tempo. Roger un po’ ci casca e negli ultimi venti minuti si fa trovare impreparato favorendo le infilate di Candreva. Sono queste le gare più insidiose per difensori poco concentrati.
Smalling 6,5: La pioggia non può certo disturbare un inglese doc come lui. Gioca in trench ma dopo 8 minuti scivola e si becca il giallo. Non lo condiziona e continua ad anticipare avversari, mode e tempi prima di sbeccare la traversa con un colpo di tentacoli nella ripresa. Essenziale, maturo. Di nuovo lo Smalling che conosciamo.
Mancini 7: Partecipa il giusto alla riunione di difesa e visto il muro doriano prova a dire la sua pure in fase avanzata con timidi tentativi di organizzazione. Poteva osare di più sui calci piazzati, ma il suo lo fa con poche macchie e al 65’ cerca la porta da fuori trovando i guantoni di Audero. Preziosissimo nel finale quando sbroglia due situazioni di un estremo pericolo pareggio.
Karsdorp 6,5: Duello pre Epifania con Augello ma non prevale né l’oro né l’argento nonostante qualche spazio di libertà nella ripresa. I due si annullano e nella ripresa il milanese di Ranieri sembrava avere qualche spunto in più mentre Rick calcia male sprecando l’occasione del vantaggio. Solo un’illusione perché al 72’ ecco il cross basso perfetto per il graffio di Dzeko. Ancora un assist, e il muro di Ranieri va giù. Finale in apnea.
Villar 6,5: Non è la sua tela, non sono i suoi colori. Eppure esce fuori un mezzo capolavoro. Prova il piano B mantenendo meno il possesso palla per evitare di impantanarsi e andando a dare una mano tra le retrovie. Bravo pure a sviluppare dinamiche offensive dalle quali nascono i pochi pericoli di giornata. Una danza sotto la pioggia che ammalia Verre e potrebbe aver convinto definitivamente Fonseca. Dimostra maturità nel sapersi adattare ad ogni tipo di pressure test. Esce un po’ a sorpresa. (68’ Cristante 6,5: dal suo piede arriva il triangolo dei sogni per il gol di Dzeko. Porta fisico e sostanza in un momento duro. Travolge pure l’arbitro. Intuizione di Fonseca)
Veretout 6: “Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone”, canta De Gregori. Quella del francese rimane sempre la stessa e non è mai raccomandabile per gli avversari. Jordan pressa e tampona su un campo da marines dove è dura farsi ammirare per tecnica e ricami. Niente di trascendentale, ma è il classico amico che vorresti al tuo fianco se buchi la ruota della macchina.
Bruno Peres 5,5: Il 2021 si apre con Brunetto titolare a sinistra. Anomalia o sorpresa, definitela voi. Lui ci tiene alla tradizione: insidioso (nemmeno troppo) davanti, balbettante dietro e nell’uno contro uno quando Yoshida lo punta. Nella ripresa abbatte Candreva beccandosi un giallo e mette una palla interessante sulla testa di Dzeko.
Mkhitaryan 6,5: E’ un fondo di recupero in ogni zona del campo. Trova sempre l’inserimento giusto mettendo in seria difficoltà Tonelli che prima lo spinge in area rischiando il penalty poi lo fa scorrere facendo sbarrare gli occhi ad Audero. Non ha la brillantina dei giorni migliori anche perché campo, avversari e compagni non lo aiutano poi tanto. Quando il vento cambia l’armeno torna a volare sul tappeto volante.
Pellegrini 6,5: Mette le gomme da bagnato e parte con sicurezza provando pure il tiro in porta in due occasioni e prendendo per mano la Roma nel tentativo di portarla oltre la linea nemica. Forse eccessivamente altruista quando evita il tiro in porta per assistere Mkhitaryan mal posizionato. Preciso pure da calcio piazzato quando mette sulla testa di Smalling un altro cioccolatino. Deve migliorare sotto porta, lo dimostra quando spara fuori al 67’. Per il resto stiamo ammirando di nuovo il Lorenzo trequartista che fa tanto bene. (81’ Carles Perez 5,5: dura risalire la china, tiene troppo il pallone tra i piedi)
Dzeko 7: Il fulmine arriva dopo minuti di brontolii e distrugge la gabbia che Ranieri gli aveva stretto attorno. Edin balla tra le pozzanghere come un cigno bagnato cercando di trovare lo spazio giusto ma finisce preda di Colley e Tonelli. Pellegrini lo cerca spesso ma stavolta è il telefono del bosniaco a dare segnale occupato. Toglie pure dalla testa di Smalling il pallone del possibile 1-0. Nella ripresa ci riprova, sempre col capoccione, ma il tentativo finisce a lato. Poi gioca tanto di sponda trova un reattivo Audero prima di far cadere la saetta che riporta la Roma sul podio. (87’ Mayoral ng)
Fonseca 6,5: Inizia il 2021 sotto un nubifragio e con un primo tempo ben al di sotto delle aspettative per una Roma. Poi però ammira la costanza di Dzeko e compagni nel provare a buttare giù il muro della Sampdoria seppure con qualche errore difensivo di troppo. Intuizione vincente quella dell’ingresso di Cristante e una Roma che mantiene saldo il podio del campionato all’inizio di un tour de force da cuori forti.