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Roma, le pagelle di CM: Dybala cumbia della Joya. Smalling rinasce
Roma-Torino 3-2
Svilar 6: L’eroe di coppa si becca gli applausi dell’Olimpico. Poi però si fa sul serio e un errore in appoggio per poco non costa caro. Sul gol di Zapata è piazzato male e ci arriva in ritardo. Scossone nella ripresa con una parata sul primo palo su Lazaro. Poi può solo imprecare sull’autogol di Huisen.
Mancini 6: Si riadatta a tre, con licenza di uscire maggiormente rispetto al passato per provare a fa riemergere la Roma in un primo tempo grigio. Zapata lo beffa solo una volta, ma è fatale.
Smalling 6,5: Sei mesi dopo torna titolare. L’inglese si oppone subito a un tiro dalla distanza di Vlasic poi si vede che ha ancora qualche ruggine da grattare via. Ci mette esperienza e volontà, risultando alla lunga decisivo anche in fase di impostazione. (78’ Huijsen 5,5: mette il piede dove non doveva)
Ndicka 6,5: Si vede che la coppa d’Africa lo ha rinfrancato. Dopo il buonissimo spezzone col Feyenoord si alterna su Vlasic e Sanabria senza soffrire e andando pure a mordere oltre la sua zona di competenza.
Kristensen 5,5: A destra non c’è un candidato degno di voto. Dopo 10 minuti riceve un dono un assist che devi solo e unicamente sbattere in porta. Lui coglie il palo. Poi sbaglia in uscita e lancia Zapata in area. Meglio nella ripresa.
Paredes 6: Si ritrova spesso in inferiorità e con poche palle facili da gestire in un primo tempo dove più che proporsi si oppone. Venti minuti di ripresa con più campo davanti, e la solita floreale voglia di rendere tutto poco banale. (64’ Bove 6: impatta bene sul match)
Cristante 6,5: Vlasic gli crea disordine intorno. Cerca di sistemare le cose alzando un po’ il baricentro. Nella ripresa la palla intelligente per Dybala e con il sacrificio nel finale quando va a strappare tanti palloni.
Angeliño 5,5: Timido nel primo tempo anche perché Bellanova è uno da non prendere sottogamba. Dalla sua parte nasce il gol di Zapata. (64’ Spinazzola 6: più intraprendente, sembra rinato anche lui)
Pellegrini 6: Dopo i fuochi di artificio di giovedì inizia con qualche giocata fumosa. Poi riprende la torcia in mano ad illuminare anche zone grigie del campo dove altri compagni non si sognano di andare. (86’ Sanches sv: torna dopo una vita, e si dimostra moscio in due occasioni chiave)
Dybala 8,5: E’ la cumba della Joya. Prima il rigore perfetto poi un tiro che fa invidia alla Cappella Sistina, infine la potenza che manda a letto i detrattori. Quando si incolla la piede al piede devi buttarlo giù per avere ragione. Mille di queste vacanze romane.
Azmoun 6,5: Corre come un cavallo Akhal-Tekè, e da una sua sgroppata arriva l’assist al bacio che Kristensen spreca. Poi qualche singhiozzo prima del rigore guadagnato per una sciocchezza di Sazonov. Tiri in porta però? Zero. (65’ Lukaku 6,5: l’assist per Dybala è da Big Ben Rom)
De Rossi 7: Ritorno al passato con la difesa a tre che fin qui Daniele aveva utilizzato solo per uno scorcio a Frosinone. La risposta inizialmente non è buona, col centrocampo spesso in balia del Toro e le fasce che continuano a singhiozzare. Nemmeno l’episodio del rigore fa cambiare il vento. Daniele però ci crede, e nel secondo tempo si riprende il campo così come col Frosinone. Poi con un Dybala così è tutto più facile. Altra vittoria, rincorsa Champions sempre più viva.