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Roma, le pagelle di CM: Di Francesco perché cambiare? Kolarov va in tilt
OLSEN 6: Nell’area piccola dovrebbe far sentire di più il suo vocione, invece, spesso è anticipato da compagni o avversari. Il gol di Birsa è angolatissimo, ma con un secondo di anticipo forse poteva arrivarci con la mano di richiamo. Sul 2-2 la colpa è di Kolarov, ma la confusione (chi fa il portiere lo sa) dovrebbe essere gestita dal portiere. Servivano miracoli, e lo svedese lo fa al 95’ salvando la Roma dalla sconfitta.
FLORENZI 7: Passata la paura, è tornato a spingere come un ossesso. Dal suo piede nasce il gol di El Shaarawy, da una sua diagonale arriva la toppa sull’errore di Juan Jesus. Prova a ripetersi al 43’ e per poco non gli riesce la doppietta d’assist. Terzino tutta fascia. Esce tra tanti applausi, che cancellano il lontano ricordo dei fischi estivi. (24’st Karsdorp 4,5: da un Pinot Grigio a un Novello, in un momento in cui era necessario tenere alta la qualità)
MANOLAS 5,5: Giaccherini lo infastidisce un po’, ma al primo ronzio Kostas sfodera la ciabatta e finisce lì. Anche Stepinski rappresenta poco più di un fastidio di fine estate per oltre un’ora. Giornata serena, con temporali all’orizzonte. Colpa di Kolarov certo, ma non solo. E ora arrivano i cicloni. I nomi? Benzema, Bale e Asensio.
JESUS 5,5: Prima stagionale per il brasiliano che permette a Fazio di riposare in vista del Real. Dopo 10 minuti si incarta e per poco non favorisce il pareggio del Chievo. Una macchia grossa che però non lascia l’alone su una gara con poche sofferenze. Nel finale utilizza i modi rudi per scacciare via qualsiasi dubbi sul risultato finale.
KOLAROV 4: Il binario caldo per un giorno è quello destro così Aleksandar può tenere in freezer gli affondi da tirar fuori mercoledì al Bernabeu. Gli restano congelate le gambe però quando con un balletto sadico in area piccola serve a Stepinski la palla del 2-2. Inizialmente aveva sofferto pure Tomovic. Così non va!
PELLEGRINI 6: Chiedigli cose semplici, e lui te le darà. La notte di Lorenzo torna a schiarirsi contro un Chievo che non pretende troppo. Qualche errore iniziale, poi un dai e vai con pochi errori e la voglia di far vedere qualcosa. Qualcosa che ancora non c’è, nel senso che manca di stupore. Bella palla per Under al 60’, poi ritorna sulle sue. (24’st De Rossi 5,5: al fianco di Nzonzi nel possibile esperimento in vista Madrid. Si prende un giallo giusto che evita una ripartenza, ma dal suo ingresso in campo qualcosa si smonta)
NZONZI 6: Prima in regia solitaria. Il polipo getta inchiostro per coprire l’aerea e arpiona palloni limitando il raggio di azione di Birsa e Giaccherini. Non ha ancora l’aggressività dei tempi andalusi, ma sta crescendo. Nel finale si ritrova al fianco De Rossi e può permettersi di avanzare facendo però perdere gli equilibri di squadra.
CRISTANTE 6,5: Ok, l’inserimento è giusto. Il soldato Bryan si ritrova dopo mezz’ora quando sfrutta il varco concesso da Dzeko e sigla il suo primo gol romanista. Gli serviva questa scossa. L’ex atalantino trova coraggio, prende in mano la regia offensiva e allontana i fantasmi di Nainggolan. Si può far bene anche lontano dal Paradiso Bergamo.
UNDER 6,5: E’ sempre una marcia avanti e nei primi minuti prova a portare due tazze di caffè a una squadra ancora assonnata. Il cioccolatino sopra il cuscino, però, arriva dopo mezz’ora quando imbecca Dzeko. Prosegue alternando pause a bei guizzi, pure in difesa quando corre a dare una mano a Florenzi. Sorrentino gli nega un gol tutto sommato meritato. (36’st Kluivert ng: entra nel momento peggiore, ma non è certo colpa sua)
DZEKO 5: Fresco di laurea si presenta coi fiori di fronte a Sorrentino. al 2’ di testa manda alto, al 7’ dopo una bella serpentina non trova l’inserimento di Cristante. L’ex atalantino coglie il suggerimento qualche minuto dopo trovando l’inserimento con tempi perfetti. E’ la chioccia di tutti, è la certezza nei momenti di paura. Ma non segna più, e sbaglia davvero troppo quando può farlo.
EL SHAARAWY 6,5: Al Chievo riserva sempre una festa speciale. Il Faraone parte subito con la voglia di ristrappare alla concorrenza la maglia da titolare. Dopo una serie di dribbbling, taglia e cuci e buoni inserimenti ecco lo strappo improvviso che porta la Roma in vantaggio. Potrebbe bearsi dell’impresa, invece con grande umiltà ripiega permettendo alla Roma di avere più fiato. Nella ripresa regala pure qualche numero per far passare ai tifosi i morsi della fame. Fatica sprecata.
ALL. DI FRANCESCO 4,5: Torna alla versione Eusebio 1.0. Certo l’esame non era di quella da non dormirci la notte, però nel primo tempo si sono rivisti lampi della Roma di un anno fa. Con i pregi (il gran lavoro degli esterni e qualche metro di accortezza a centrocampo) e i difetti di una manovra non sempre avvolgente e qualche dormita di troppo in difesa. Perché allora stravolgere tutto? Torna il buio nel finale quando sbaglia di nuovo i cambi in un vortice di eccessiva sicurezza: l’esperimento 4-2-3-1, l’uscita di Under e gli equilibri che saltano. Gli esperimenti vanno fatti in allenamento, non quando si vince con un solo gol di scarto in serie A. Eusebio, ci sei?