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Barcellona-Roma, le pagelle di CM: flop Strootman e De Rossi, Suarez decisivo
ALISSON 6: A Madrid lo sognano, a Barcellona (almeno per una sera) non vedono l’ora di mandarlo a dormire. Dopo un’ora smorza la voglia di Messi con una parata solo all’apparenza facile. Poi soffia sul pallone di Rakitic che finisce sul palo e smanaccia su un tiro cross di Suarez prima di arrendersi allo “sgarbo” dell’amico De Rossi. Un errore non da lui quando gli sfugge dalle mani un pallone per niente irresistibile di Alba. Più baker che Beker in quell’occasione. Assiste inerme all’assalto nella ripresa.
PERES 5,5: Non ci sono Lamborghini da guidare, ma una Ferrari da fermare. Il brasiliano, eroe per caso con lo Shakhtar all’andata, strappa subito un pallone dai piedi di Messi e riesce a frenare al 14’ la corsa di Alba. Non sarebbe Bruno se non sbagliasse qualche pallone, ma nel primo tempo è un signor Peres. Poi pure lui alza bandiera bianca.
MANOLAS 5,5: Ha lo sguardo fiero sin da quando parte la musichetta della Champions a inizio partita. Lo mantiene il più possibile in faccia a Messi e Suarez usando arpione e rete a raccogliere scatti e invenzioni dei due fenomeni catalani. Il karma però è negativo pure per lui e il rimpallo su Umtiti è roba da strappare le vesti alla Dea Bendata.
FAZIO 5,5: Golia prova a cambiare la storia con Davide “Messi”. E per un tempo, seppur sudando, i libri sembrano da riscrivere. Il Comandante, infatti, mantiene chiusa la gabbia mantenendo salde le chiavi in mano. Poi però le chiavi cadono, ed è invasione blaugrana.
KOLAROV 5: I suoi capelli bianchi non pesano sull’andamento di una partita in cui serviva il pieno nel serbatoio della sua esperienza. Mantiene alta la guardia, ma poteva osare di più. Abbiamo già detto che aveva bisogno di un sostituto? Eufemismo. Pure su punizione è poco preciso.
PELLEGRINI 5: Si ritrova catapultato al Camp Nou, e per poco non fa catapultare Rakitic sotto la tribuna del Barça a festeggiare dopo un errore di intesa con Perotti. Si riprende bene alternando ricami e colpi da fabbro, ma al 38’ un altro errore di distrazione davanti alla difesa diventa fatale e fa partorire l’autogol di De Rossi. Di nuovo protagonista negativo quando fa crossare Rakitic per il 2-0. Per poco non guadagna un rigore, ma pure in questo caso l’arbitro la pensa diversamente. (59’st Gonalons 4: il suo errore condanna a morte le speranze di qualificazione della Roma)
DE ROSSI 5: E’ al terzo quarto di finale della sua carriera. Ci arriva con l’esperienza di un 7-1 col Manchester, e quindi non alza il bavero ma mantiene calma e umiltà. Sfortunatissimo quando prova a sporcare l’ennesimo pallone in area mandandolo alle spalle di Alisson e mandando Daniele in tilt. (77’ Defrel ng: a un passo dal sogno, Ter Stegen lo sveglia)
STROOTMAN 5: A Bologna aveva sbagliato di tutto e di più, stasera non può permetterselo. Dopo qualche errore di misura iniziale, prende il plastico delle trame del Barcellona e prova a romperle senza voglia di strafare. Nel secondo tempo nemmeno Bruno Vespa può aiutarlo e diventa quasi imbarazzante nel confronto con Iniesta e Rakitic.
FLORENZI 5,5: Ritorno al passato, e si spera al futuro. Alessandro però non sempre può concedersi le scampagnate di un tempo in fase offensiva. Ha una occasione d’oro, sulla sinistra, al 28’ ma si fa rimontare da Semedo. Punta ad aggredire la prima pressione del Barça e dà una bella mano a Peres contro Alba. Nella ripresa da un suo cross velenoso nasce l’azione più limpida della partita. E’ ben lontano dal Florenzi che stupì tutti con un gol da fantascienza due anni e mezzo fa. (72’ El Shaarawy 5,5: rincorre chiunque, anche se non incide)
DZEKO 6,5: Il Cigno di Sarajevo viene abbattuto in area dopo 8 minuti, ma viene trattato quasi alla stregua di Dybala. Rigore che sembra solare pure senza Var. Ma il Cigno non è solo bello da vedere: combatte, ripiega, sgomita. E quando ha l’occasione di tirare in porta non sbaglia. Lo fa sul finale, e tiene in vita la Roma. Un gol storico per lui che mai aveva giocato i quarti.
PEROTTI 6: Mani nei capelli e urla sguaiate quando a inizio ripresa manda a lato da dentro l’area piccola. Un errore pesantissimo. Parte aggressivo come un Dogo, ma quando Semedo lo punta arretra come un gattino. L’argentino al 18’ combina pure un pasticcio in area con Pellegrini e a fatica rimette la testa fuori. Lo fa - come spesso gli capita - nel finale: tiro da fuori deviato da Stegen e assist al bacio per Dzeko.
DI FRANCESCO 5,5: La spensieratezza sembra passare appena i 100 mila del Camp Nou fanno sentire il boato. Ma la voglia di stupire resta intatta in un primo tempo di grande maturità contro una delle prime tre squadre al mondo. La Roma tiene il campo, regge botta sulla spinta catalana e prova pure qualche allungo in verticale pur senza Under e Nainggolan. Nella ripresa non basta essere umili e spensierati, pure perché la fortuna ti dà un calcio nel sedere appena possibile. Figuraccia? No, ma un 4-1 resta un 4-1. Speranze finite, o quasi.
BARCELLONA
SEMEDO 6: Spinge sull’acceleratore, ma quando c’è da rientrare in curva sbanda spesso come nell’occasione del rigore non concesso su Dzeko. Più ala che terzino.
PIQUE’ 7: Il Waka Waka con Shakira è a rischio, ma stasera il catalano qualche passo di danza lo concede. Poi però a ballare è lui.
UMTITI 6: Fa valere il fisico d’ebano nei primi minuti quando Dzeko prova ad aprire le ali e rischia grosso per un intervento a piedi uniti su Pellegrini al limite. Fortunato e audace sul 2-0.
JORDI ALBA 6,5: L’alba è tutt’altro che chiara, ma pian piano la giornata si fa serena e il terzino spagnolo riacquista la solita frenesia.
S.ROBERTO: 7 Serio e preparato, lo studente modello che ogni maestro vorrebbe nella sua classe. (82’ Gomes ng)
RAKITIC 7,5: Trova il giro perfetto quando da posizione impossibile colpisce il palo pieno. Un saggio di classe prima del bacio su cross per il 2-0. Vittoria con le mani in tasca in un centrocampo che lo vede padrone.
BUSQUETS 6,5: E l’amigdala del gioco del Barça: gestisce emozioni e sensazioni mantenendo una calma piatta e facendosi notare il meno possibile. (65’Paulinho 6,5: partecipa attivamente alla festa)
INIESTA 7: Non ha la longevità di batteria di un tempo. Così inserisce il risparmio energetico e gestisce le forze spalmandole su una partita di quantità e qualità. (85’ D.Suarez 6,5: che palla per il poker!)
MESSI 6: Non risponde come vorrebbe alle provocazioni del nemico Cristiano. Dieci minuti per trovare i guantoni di Alisson, poi le solite serpentine su una mattonella senza però trovare la stoccata vincente. Pensa se si arrabbia…
SUAREZ 7,5: Il morso arriva sul più bello, quando il Pistolero sembrava sazio dell’assist d’oro per Piquè.
VALVERDE 7: Il suo Barcellona non avrà i brillantini dell’era Guardiola, ma è maledettamente quadrato. E pure fortunato. Subisce in gol in casa, una notizia.