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  • Roma, le pagelle di CM: Smalling cancella Immobile. Pellegrini alla Michelangelo

    Roma, le pagelle di CM: Smalling cancella Immobile. Pellegrini alla Michelangelo

    Roma-Lazio 3-0

    Rui Patricio 6,5
    :  Blocca il cronometro al minuto trentasette per una parata bassa. Fino a quel momento non era stato infastidito da nulla e da nessuno. Sempre attento sui palloni apparentemente innocui. Non è poco in un derby.  

    Mancini 7:   Sul suo scudo non si contano molte lance ma ha il merito di piazzare i giusti sguardi, anche a quei tifosi che in maniera preventiva avevano osato una ola. 

    Smalling 7:  L’inglese ammutolisce Immobile con una prestazione senza sbavatura alcuna. Posizionamento mai sballato, senso dell’anticipo, fisicità anche quando c’è da dare fastidio in avanti. 

    Ibanez 7: Preferito a sorpresa a Kumbulla si fa applaudire sonoramente dopo venti minuti per una chiusura magistrale su Immobile lanciato a rete. Ma per tutto il derby il brasiliano mantiene la barra del temperamento al livello ideale

    Karsdorp 7: I gradi sono per una nottata di grandi gesta. Il cross per il raddoppio di Abraham è perfetto, il lavoro su Pedro quasi. Rompe il fiato a Hysaj ed è pronto a ogni minimo errore laziale. 

    Cristante 7,5: Calma il reparto, corre in soccorso centralmente su quei palloni a metà tra ansia e benessere, prova il blitz quando il radar lo permette. Un derby da incorniciare anche per Bryan

    Oliveira 7: Acceleratore di manovra del centrocampo romanista. Non solo idee illuminanti, ma anche tanta corsa e pressing come finora non si era visto mai. Alla mezz’ora diventa anche difensore aggiunto con un intervento provvidenziale. Sente un briciolo di fatica nel finale. (80’ Veretout sv)

    Zalewski 7,5:  Si farà perché ha coraggio, si farà perché sa adattarsi a un ruolo che non è mai stato suo anche contro uno come Felipe Anderson che non è l’ultimo arrivato. Il polacco di Tivoli esalta sulla fascia quando c’è da spingere pur concedendo qualche brivido dietro. Alla mezz’ora ha l’occasione per sognare, ma l’età si fa sentire sotto porta.  (74’ Vina sv: tiene botta)

    Pellegrini 8: In dubbio fino all’ultimo. La febbre la fa prendere ai tifosi laziali. Cala il gelo quando calcia una punizione che al derby pure Totti avrebbe desiderato segnare. E’ il marchio su un primo tempo di rara bellezza. La prima botta di gelo alla Nord infatti era arrivata con l corner che prima impatta sulla traversa, poi sul pube di Abraham.  Interpreta il derby da capitano. Come non capitava da un po’. (86’ Bove sv)

    Mkhitaryan 7,5: Lampada magica. Alla prima sfregata arriva il corner decisivo dopo una bella azione personale. La seconda rischia di essere un desiderio laziale visto il retropassaggio ad alto rischio dopo un quarto d’ora ma sa come farsi perdonare. Un gioco a tutto campo, traversa e assist per Zalewski compresi nel primo tempo.

    Abraham 8: Un minuto e dimostra di avere gli attributi al posto giusto, al momento giusto. Il gol più veloce del derby lo segna Mr.Tammy, a breve Lord di Trigoria e dintorni. Non gli basta quel titolo, oggi vuole essere Re. Del derby, di Roma. Segna il 2-0 dopo gli ululati razzisti, la risposta di classe a chi signore non sarà mai.  Ha la possibilità di fare tris ma a tu per tu con Strakosha spara fuori.

    Mourinho 8: Ha preparato il derby come una crociata, perché così va fatto. Ha spremuto dalla Roma la centrifuga perfetta, il fluido che era impossibile prevedere solo mezz’ora prima di scendere in campo. Le scelte di Zaniolo e Ibanez sono risultati vincenti, tatticamente non c’è stata storia. Ha ricordato Capello anche quando ha placato la voglia di esultanza preventiva dell’Olimpico. Special. 


     

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