Roma, lancio di molotov e asce contro i tifosi del Milan: "Potevano uccidere". Parla una fan rossonera
Scene di ordinaria follia calcistica. Anche oggi, purtroppo, ci troviamo costretti a narrare di atti vandalici nei confronti di tifosi da parte di altri tifosi, con le forze dell'ordine inermi. Protagonisti i tifosi del Milan, in corteo per raggiungere lo stadio Olimpico di Roma per assistere alla sfida tra i rossoneri e i giallorossi di Zdenek Zeman, posticipo della 18.a giornata di serie A.
A raccontare l'accaduto, in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com, l'avvocato Maria Luisa Garatti, tifosa del Milan Club Toscolano Maderno: grazie alle bellissime trasferte che lo stesso club organizza, l'avvocato Garatti segue la squadra rossonera assiduamente sia in Italia sia all'estero: "Questa vicenda è scandalosa - racconta - Mentre stiamo parlando, sono circa le 21 e forse ci stiamo muovendo; ci troviamo nella galleria che porta all'Olimpico, ma quello che è accaduto non è normale".
Si torna indietro, un flashback per raccontare la follia dei tifosi (o presunti tali) della Roma: "Sul nostro bus ci sono 52 persone - precisa - Siamo partiti dall'autostrada tutti assieme incolonnati, con la polizia a scortarci. Fino a quando siamo arrivati in strada è stato tutto normale, poi lì è successo l'incredibile. I tifosi della Roma hanno iniziato a lanciare addosso al nostro autobus molotov e asce, aggredendoci da entrambe le parti. Hanno lanciato vetri e quando siamo arrivati in galleria ci hanno fermato".
Ma in tutto questo, le forze dell'ordine? "Non esiste che accada una cosa del genere, soprattutto se sei scortato dalla polizia - conclude l'avvocato Garatti - per non parlare dello spavento preso quando ci sono venuti addosso".
La comunicazione cade, la batteria del cellulare non ha resistito. Auguriamo ai tifosi del Milan di arrivare allo stadio per assistere alla gara. E a quelli della Roma di distinguersi da questa piccola massa di cretini: purtroppo la loro madre è sempre incinta.