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Roma, la verità di Benatia: 'Offerta ridicola'
"La scorsa estate il mio agente mi sconsigliò di firmare per la Roma: il contratto era basso rispetto ad altre offerte e non giocavo in coppa. Io ho firmato lo stesso e non me ne sono mai pentito: c'era un progetto, l'idea mi piaceva. Sabatini mi ha guardato negli occhi, ringraziandomi. Durante l'anno più volte mi ha detto che gli piaceva il mio atteggiamento, dandomi appuntamento a fine stagione. Penso di aver dimostrato qualcosa, ma non ho mai fatto pesare nulla: né ciò che ho fatto in campo né fuori. Ma c'era un accordo, la Roma prima di firmare mi disse: 'Bena, sappiamo che meriti di più e che hai rifiutato tanti soldi. Vieni, dimostra che sei da Roma e se andiamo in Champions o vinciamo lo scudetto, ti faremo un bel contratto'. Ma mi è arrivata una proposta inaccettabile. Ho sentito dire che avrei chiesto 4 milioni annui, non sono mai arrivato neanche a 3".
"Non ho mai fatto paragoni con Pjanic, il centrocampista più forte del mondo. Non ho mai chiesto soldi in base al suo stipendio, ma per una vecchia promessa che mi era stata fatta. La società invece mi ha detto: 'Tieni, prendi questi soldini in più'. Come a un bambino. 'È questo e basta, non c'è trattativa'. Premesso che stimo Sabatini, che per me è un fenomeno e vuole fare una grandissima Roma, gli ho risposto che un accordo così non l'avrei mai firmato, preferivo restare con i miei soldi: pochi rispetto a quelli che mi offrono all'estero già da gennaio. Me lo disse anche il d.s.: 'Il telefono squilla tanto per te...'. Mi sento romanista e ho comprato casa a Roma, ho le chiavi da soli 5 giorni. E poi qui sono innamorato di tutto: i tifosi, la città, i miei compagni e un allenatore fantastico come Garcia".
"Il mio errore è stato quello di essere troppo corretto con la società e troppo sincero: ho detto soltanto che squadre come Real, Bayern e City fanno sognare chiunque. I compagni sanno tutto, al mister ho detto quello che dissi a Pjanic quando doveva rinnovare: "Qui si sta bene, c'è tutto per fare grandi cose, dobbiamo restare". Ma a Garcia ho detto anche che mi hanno fatto un'offerta bassa. Ho soltanto chiesto un contratto che mi dimostri che la Roma ci tiene davvero. Ma se tu mi dici o questo o niente, vuol dire che non mi vuoi tenere".
"Non so neanche come starei all'estero, il mio agente che fa il suo lavoro. Dovessi andar via, non avrei problemi a dirlo: per tutto quello che mi ha dato la Roma, merita sincerità. Ma non avrei problemi neanche a tornare a Trigoria, finirei la carriera a Roma. Ma sono rimasto deluso, meritavo più rispetto. Ho chiesto a Sabatini se mi vogliono vendere e mi è stato detto di no. Ma forse sono l'unico che possono vendere per rinforzarsi ancora: ho 27 anni, sono un difensore. Nel caso me lo dicano, senza prendermi in giro. Perché finora nessun dirigente ha parlato? Dico sempre quello che penso, è il mio difetto più grande, ma sono fatto così".