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Roma, la soluzione al 'mistero' Smalling: il retroscena con Mourinho e gli scenari per gennaio
FRIZIONI CON MOU – Il tempo per il rientro risulta finalmente essere definito, ma, dalle ricostruzioni fatte nel corso delle ultime settimane, le condizioni fisiche di Smalling hanno creato qualche grattacapo di troppo nei pensieri di Josè Mourinho. Il tecnico giallorosso, infatti, non si aspettava di perdere uno dei suoi leader per così tanto tempo ed è anche rimasto deluso dall’atteggiamento dell’inglese, poco disposto al sacrificio. L’intenzione di Smalling è quella di mettersi alle spalle, in maniera definitiva, il problema che ne ha precluso la presenza in questi due mesi e mezzo. Frizioni da superare con questa nuova terapia che accontenterebbe da una parte il giocatore (determinato a tornare a disposizione) e dall’altra il tecnico capitolino che, al più presto, necessita di alternative nel reparto difensivo. Il prossimo mese rischia di essere fondamentale negli equilibri in casa Roma: gennaio è a un passo e ci sono alcuni fattori che permettano di delineare quali saranno gli scenari in quel di Trigoria.
GENNAIO DECISIVO - Gennaio, dicevamo. Mese decisivo su molti aspetti, viste le difficoltà al quale lo Special One dovrà far fronte. Ma ripartiamo da Smalling. È chiaro che, nelle idee dello staff tecnico e della dirigenza giallorossa, l’ipotesi cessione per l’inglese è estremamente remota, per due fattori principali, collegati fra di loro. Primo su tutti, ci vorrebbe un’offerta importante da parte di un club saudita (con alcuni interessamenti già fatti pervenire) per privare la Roma di un elemento così importante come Smalling. A meno, quindi, di clamorose proposte arabe, l’ex United rimarrà a disposizione di Mourinho. In segundis, la sessione invernale di mercato, coinciderà con l’assenza di Evan N’Dicka: il difensore, infatti, partirà con la sua Nazionale alla volta della Coppa d’Africa (che si disputerà dal 13 gennaio all’11 febbraio 2024), lasciando così l’allenatore capitolino con a disposizione i soli Mancini, Llorente e lo stesso Smalling (oltre al lungodegente Kumbulla). Lo scenario è quindi chiaro, ma rimane evidente come la coperta difensiva rimanga corta per lo Special One. Urge, in ogni caso, intervenire sul mercato e qualche manovra, da parte di Tiago Pinto, sarà sicuramente presa in considerazione.
I PROFILI RICERCATI – Tra queste idee, il general manager della Roma sta visionando, principalmente, tre profili: Eric Dier del Tottenham, il nome più gradito da parte di Mourinho per esperienza e qualità da mettere a disposizione della rosa giallorossa. L’inglese rappresenta un’alternativa concreta, visto il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2024 e l’attuale infima considerazione all’interno delle dinamiche degli Spurs. L’infortunio di Van de Ven (oltre alla concorrenza di Bayern Monaco e Sporting Lisbona), tuttavia, rischia di complicare un possibile affondo a gennaio e perciò Tiago Pinto ha messo sul suo taccuino anche nomi maggiormente futuribili come Radu Dragusin, classe 2002 del Genoa, e Oumar Solet, classe 2000 in scadenza con il Salisburgo nel giugno 2025. Uno di questi giocatori può essere il prossimo rinforzo in casa Roma. Difficile, invece, che possa arrivare a Trigoria più di un acquisto: servirebbe, appunto, un’offerta irrinunciabile da parte dell’Arabia Saudita per Smalling. Ipotesi remota, ma ogni valutazione sarà fatta nel corso dei prossimi due mesi. Decisivi, per Smalling e per tutta la difesa della Roma.