Baby Roma: Sandro, Asamoah e Matuidi
La Roma fuori dalla Champions League complica il lavoro di Walter Sabatini. Allo stato attuale è d'obbligo una correzione di tiro sugli obiettivi. Soprattutto a centrocampo: si allontanano Pirlo, Montolivo e Kranjcar. La priorità è la conferma di De Rossi, anche a costo di perdere Pizarro: l'idea è formare una diga verde impossibile da valicare. Il sogno dei futuri dirigenti è il 22enne Sandro del Tottenham, dotato di passaporto comunitario e stella nascente della seleçao. E' un brasiliano atipico, dell'ultima generazione: tatticamente disciplinato, non attratto da superflui leziosismi.
A completare l'ipotetica composizione a tre occorre, a questo punto, un corridore, un cagnaccio che faccia capire all'avversario l'importanza di stare alla larga. Nel taccuino di Sabatini sono presenti diversi nomi, di maggiore o minore esperienza internazionale. Kwadwo Asamoah è tra i preferiti, il giusto mix tra età e costanza nel rendimento. Il 23enne centrocampista dell'Udinese, autore ieri del 2-0 contro il Chievo, abbina doti di interdizione alla qualità. E' un Gattuso 'moderno', un tipo di giocatore che manca nella rosa giallorossa dai tempi di Cristiano Zanetti e Damiano Tommasi. Il ghanese, però, è difficile da prendere. Ha il contratto in scadenza 2015 e costa 20 milioni.
Simile per caratteristiche ma con minore esperienza è il gioiellino del Saint Etienne di origini angolane, Blaise Matuidi, 24 anni. Specializzato nei contrasti e nel pressing, è un mediano che garantisce equilibri importanti a centrocampo. Ha uno stile che lo avvicina a Claude Makelele, ex pilastro del Real Madrid e del Chelsea. Recupera tanti palloni, è mancino, costa molto meno di Asamoah, ma è al suo primo anno ad alti livelli. Si continuerà ad osservarlo. In uscita Brighi, Greco, Simplicio e Perrotta: la Roma non ha più bisogno di loro.