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Roma-Juve, la sliding door di Allegri: quando i Friedkin avevano scelto Max prima di Mourinho
LA SVOLTA - Il 21 marzo 2021 la Roma era di fronte a un bivio: 0-2 in casa col Napoli, doppieta di Mertens e seconda sconfitta consecutiva per i giallorossi dopo quella di Parma. Quella sera, al fischio finale, per la proprietà arriva il momento della svolta: l'avventura di Paulo Fonseca sulla panchina giallorossa è finita.
L'IDEA MAX - Mesi di riflessioni, idee, nomi e possibilità per trovare un sostituto. All'improvviso, il colpo di genio: Massimiliano Allegri. La società è ambiziosa, punta in alto e per rilanciare la squadra pensa a un allentore top: nella bacheca di Max ci sono 6 scudetti, 3 Supercoppe Italiane e 4 Coppe Italia (record condiviso con Mancini ed Eriksson). In quel momento l'allenatore livornese era senza panchina dopo l'anno sabbatico post Juve; così iniziarono i primi contatti per sondare il terreno, incontri programmati e poi slittati, garanzie richieste e proposte da discutere.
LA VIRATA SU MOU - Meno di due mesi dopo il ko interno col Napoli la Roma annuncia il nuovo allenatore: Josè Mourinho. Già, niente Allegri. Lo Special One arriva con un progetto di tre anni e al primo vince subito una Conference League. Nel frattempo, Max - dopo essere stato a un passo dal Real Madrid - torna alla Juventus che stasera giocherà all'Olimpico. Propio contro quella Roma che aveva strizzato l'occhio all'allenatore livornese.
@francGuerrieri