Roma, intrigo Motta| Rifiuta la comproprietà
IL RIFIUTO - Il giocatore però ha detto no a qualsiasi soluzione lasciasse le cose come stanno. Del resto Motta sa bene che a Trigoria Claudio Ranieri di fatto lo ha bocciato e quindi sa che rimanere alla Roma per lui vorrebbe dire continuare a fare lo spettatore o quasi. Nello stesso tempo non ha nessuna intenzione di tornare a Udine da dove volle venire via a tutti i costi nel gennaio del 2009 proprio nelle ultime ore del mercato invernale. A questo punto Motta alle controparti ha fatto sapere chiaro e tondo che lui preferisce diventare di proprietà di un solo club, una decisione che a questo punto sembra affidata alle buste, per poi farsi cedere a qualche altra società. Stamattina tra Roma e Udinese è stato fissato un nuovo incontro per vedere se la notte ha portato consiglio, ma tutto fa ritenere che ormai i margini per evitare le buste siano davvero ridotti al lumicino. Si fanno svariati nomi di società interessate al giocatore, ma per ora tutto può essere definito solo un’ipotesi. Bisognerà aspettare le buste per capire poi il destino del giocatore. A posteriori, visto come stanno andando le cose, c’è da dire che probabilmente sarebbe stato assai meglio chiudere la cessione di Motta al Manchester City. Era un affare praticamente fatto, il difensore sarebbe andato in Inghilterra con la formula del riscatto a una cifra già fissata, cifra che se il Manchester avesse poi versato, avrebbe fatto felici tutti, a cominciare da Roma e Udinese. Invece all’epoca, quando ormai si era arrivati al momento delle firme, con il procuratore di Motta che era a Manchester pronto a chiudere, ci fu la scelta di tenere il giocatore a Trigoria e buonanotte ai suonatori.