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  • Roma in Champions:| Serve un ritmo scudetto

    Roma in Champions:| Serve un ritmo scudetto

    • V.N.

    E' una corsa condizionata da un handicap importante: due partite di ritardo, sei punti, con un ostacolo intermedio che vuole/può inserirsi nello sprint. In più c'è l'eccitante di­strazione della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter ad appesantire menti e muscoli dei giocatori (19 aprile-11 maggio). Ma la Roma sma­nia per entrare in Champions League e per farlo deve scavalcare - o alme­no agganciare - sia Udinese che La­zio. Vediamo come e dove Montella può sperare di sistemare una stagio­ne disordinata. Da quando è arrivato lui, la Roma ha fatto 11 punti in 5 partite, viaggiando a 2,2 di media. E' un ritmo da scudetto, superiore a quello impresso dal Milan capolista (2,06) nelle prime 30 gior­nate. Conservando questo passo fino alla fine del campionato, la Roma arriverebbe a 67-68 punti. Baste­rebbero per la Cham­pions? Difficile. Non impossibile. Ma per stare tranquilli è ne­cessario accelerare ulteriormente.

    Già alla ripresa del cam­pionato, domenica prossima, il calen­dario è spigoloso: Roma-Juventus è una partita da allarme rosso, nono­stante la Juve modesta di questi tem­pi. Ancora più dura la vita per la La­zio che va in casa del Napoli mentre la trasferta dell'Udinese è molle ma non troppo: a Lecce non si vince così facilmente. Potrebbe dunque essere un turno interlocutorio per le tre pre­tendenti al quarto posto. Dove invece si decide molto, quasi tutto per la Ro­ma, è sabato 9 aprile nello scontro di­retto in casa dell'Udinese. La Roma ha vinto la partita d'andata (2-0) ma non è nelle condizioni di accettare un pareggio. Rien ne va plus. Serve un'impresa vera, una lezione a San­chez e Di Natale che riduca di parec­chio la distanza in classifica. Il tutto mentre la Lazio, osservatrice interes­sata, sarà in ritiro aspettando il Par­ma, in un weekend che le può aprire lo spazio per il sorpasso alla stessa Udinese.

    Se la Roma avrà scolli­nato felice a Udine, poi andrà in di­scesa per tre settimane: prima il Pa­lermo (ma occhio a Cosmi, romanista mai arrendevole) e il Chievo in casa, a seguire il Bari rassegnato fuori. Ed è in questo settore di campionato che la Roma è obbligata a guadagnare terreno: perché la Lazio af­fronterà Catania e In­ter in trasferta e Ju­ventus all'Olimpico; e perché l'Udinese va a Napoli e Firenze, sta­di ostili. Subito dopo arriverebbe la gior­nata del giudizio defi­nitivo: la terz'ultima, con Udinese-Lazio e Roma-Milan. A quel punto i giochi, nel bene o nel male, sarebbero prati­camente chiusi. Anche se l'ultima tappa potrebbe riservare ancora qualche brivido. Ma dipenderà dalla classifica delle tre avversarie. Se il Milan avesse bisogno di punti-scu­detto, certo non regalerebbe una do­menica di festa all'Udinese. E allo stesso modo l'istinto di sopravviven­za di Lecce e Sampdoria renderebbe pericolosa la giornata di Lazio e Ro­ma, se fosse disponibile un gancio per non sprofondare in serie B. La speranza è che non siano proprio le differenti motivazioni a falsare la classifica finale. Questo Montella proprio non lo meriterebbe.

    (Corriere dello Sport - Edizione Roma)

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