Roma, il dopo Iturbe si chiama Perotti
L'IDEA DI GARCIA - Alla Roma serve un esterno d'attacco, vista la partenza dell'argentino. Non dovrà ovviamente essere un titolare inamovibile, considerando che i due riferimenti offensivi sulle corsie rimangono Gervinho e Salah. Con il passare dei mesi, Rudi Garcia ha realizzato che un pacchetto esterni composto da tre mancini - Salah, Iago Falque e Iturbe - su quattro non era particolarmente assortito: non è un caso se la Roma migliore si è vista con l'attacco "piccolo", in cui Gervinho e Salah erano liberi di svariare anche centralmente. Walter Sabatini si è messo dunque alla ricerca di un esterno d'attacco in grado di giocare sulla corsia di sinistra ma che avesse il destro come piede forte: un profilo individuato in Diego Perotti. Giocatore esperto ma non sul viale del tramonto (è un classe 1988), che conosce il campionato italiano, che accetterebbe un ruolo di secondo piano e che, in caso di necessità, potrebbe anche ricomporre la coppia strepitosa vista un anno fa in maglia rossoblù: quella con Iago Falque.
GLI OSTACOLI - I contatti tra i club sono in corso ma la Roma non vuole svenarsi per un giocatore che, almeno nei piani iniziali, dovrebbe arrivare in giallorosso come seconda linea. La società dovrà investire anche su un esterno difensivo e la cifra stanziata per Perotti è bassa: difficile superare i 5-6 milioni. Una proposta che non accontenta di certo la richiesta di Enrico Preziosi, che ritiene l'argentino un top player e che vorrebbe almeno 10 milioni di euro. La chiave per sbloccare la trattativa è Vasilis Torosidis: il greco può giocare su entrambe le corsie ed è un giocatore che piace molto a Gasperini, che potrebbe utilizzarlo indifferentemente tra difesa e centrocampo. Bisognerò però convincere l'ex Olympiacos ad accettare la destinazione ligure. Se l'affare dovesse saltare, la Roma inizierebbe a guardare altrove: per il momento, il nome che piace è quello di Soufiane Boufal. Ma il talentino del Lille parte in seconda fila.
Francesca Schito