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    Roma, coi soldi di Doumbia può arrivare un difensore

    Roma, coi soldi di Doumbia può arrivare un difensore

    Un entusiasmo da conservare e un tesoretto da investire. La Roma sorride, il derby vinto le ha permesso di non perdere contatto con Inter e Fiorentina, di acuire la crisi dei rivali cittadini e di tastare la bontà di tutta la rosa, viste le eccellenti prestazioni fornite anche da chi non partiva propriamente con i gradi del titolare a inizio anno. E' il caso di Antonio Ruediger, sontuoso al fianco di Manolas nella stracittadina con la Lazio, e di William Vainqueur, lanciato nella mischia per le tante assenze a centrocampo e capace di dominare la mediana insieme a Radja Nainggolan. Soprattutto la risposta del francese potrebbe indurre la Roma a non ritoccare l'organico a centrocampo in vista del mercato di gennaio: l'ex Dinamo Mosca può garantire un rendimento all'altezza delle aspettative di Rudi Garcia e il club conta di ritrovare il prima possibile anche Kevin Strootman. Le attenzioni si concentrano dunque sulla difesa, i fondi per un rincalzo di lusso arriveranno da una fonte insospettabile qualche mese fa.

    IL TESORETTO DOUMBIA - Quattro mesi da incubo a Roma, un precampionato all'insegna degli sberleffi - il "cucchiaio" fallito con il Manchester City ha fatto il giro del web - e un ritorno a casa privo di grandi pretese: Seydou Doumbia, tornando al CSKA Mosca, è invece sbocciato nuovamente. L'ivoriano si è riscoperto grande protagonista e i russi, Sabatini però ha detto che il club russo non lo riscatterà, anche se la Roma guadagnerà comunque molto da lui. Soldi che permetterebbe a Walter Sabatini di trovare risorse inattese sul mercato. Ma qual è il profilo che la Roma sta cercando per la difesa?

    BENATIA, SCENARIO DIFFICILE - Nelle ultime ore è tornato d'attualità il nome di Mehdi Benatia, ma il ritorno del difensore in giallorosso a gennaio è da escludere: operazione troppo costosa sia dal punto di vista del cartellino - difficilmente i bavaresi chiederebbero una cifra inferiore a quella sborsata solo un anno e mezzo fa - che da quello dell'ingaggio, considerando che il centrale attualmente percepisce circa 4 milioni di euro. La Roma, che spera a gennaio di liberarsi anche dello stipendio pesante di Ashley Cole, starebbe cercando un profilo comunque diverso. Un centrale, possibilmente mancino, in grado anche di agire all'occorrenza sulla fascia sinistra di difesa, dove Digne è il padrone incontrastato ma di fatto privo di riserve di ruolo: Torosidis è una soluzione tampone, il greco è più abituato a rivestire i panni dell'esterno destro. 

    DUE NOMI IN POLE - Sarebbero dunque due i nomi evidenziati sul taccuino del club giallorosso. La soluzione "interna" porta a Juan Jesus: il difensore, già seguito in estate, ha dimostrato in questo avvio di stagione con l'Inter di poter ricoprire senza problemi il ruolo di esterno sinistro basso, oltre a saper agire anche da centrale. Ma proprio la rinnovata fiducia di Roberto Mancini nei suoi confronti potrebbe essere un ostacolo per la trattativa. Improbabile, restando in casa nerazzurra, che la Roma faccia un tentativo per Andrea Ranocchia, altro nome circolato in estate. La pista europea porta invece a Mamadou Sakho, uscito per infortunio - nulla di particolarmente grave secondo i primi esami - nella sfida del Liverpool contro il Crystal Palace: l'ex Paris Saint-Germain non sembra intoccabile per Klopp e potrebbe partire già a gennaio. Più abituato ad agire da centrale puro rispetto a Juan Jesus, la Roma lo avrebbe sondato in estate, salvo poi virare su Ruediger. Poco meno di due mesi di riflessione, poi sarà mercato: Walter Sabatini deve decidere se investire o meno un tesoretto inatteso.

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