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  • ETTORE FERRARI
    Roma, i sette giorni di Dzeko tra voglia di Mourinho e la corte della Juve

    Roma, i sette giorni di Dzeko tra voglia di Mourinho e la corte della Juve

    • Francesco Balzani
    Come ogni finestra di mercato ecco scattare la settimana decisiva per il futuro di Edin Dzeko. Il bosniaco, vicinissimo rispettivamente a Chelsea, Juve e Inter nelle ultime sessioni, attende il responso della Roma per capire se concludere con un anno di anticipo la sua avventura in giallorosso oppure no. Decisivo in questo senso sarà l’incontro tra Tiago Pinto e il suo agente Lucci che si consumerà entro la fine della settimana (forse già domani) e nel quale si parlerà anche dell’addio ormai scontato di Florenzi. La voglia di Dzeko sarebbe quella di restare con Mourinho e magari il prossimo anno fare le valigie in direzione Los Angeles. Lo Special One non è contrario, ma la politica sugli ingaggi impone una riflessione ai Friedkin visti i 7,5 milioni che percepisce l’attaccante ormai 35enne.

    PROPOSTA - Mourinho ha già parlato con Dzeko ricevendo la piena collaborazione a lavorare insieme per un ultimo anno che potrebbe riservare piacevoli sorprese al bosniaco. Anche non da titolare fisso visto il probabile arrivo di un attaccante come Belotti. Ora c’è la grana economica però. Perché nell’incontro con Lucci si punta a ridurre lo stipendio oversize di Dzeko magari spalmandolo su due annualità. Una proposta che in passato Edin aveva rifiutato. Ma è pur vero che la corte serrata di Juve e Inter e il cattivo rapporto con Fonseca non lo invogliavano a trovare accordi. Oggi, forse, la questione è cambiata.

    MERCATO - Nonostante l’età e gli ormai famosi tira e molla di Dzeko c’è ancora chi lo vorrebbe in squadra. Per esempio Massimiliano Allegri che, in caso di partenza di Cristiano Ronaldo, vedrebbe bene gli ingressi di Icardi e dello stesso Dzeko per rinforzare il reparto. In questo caso, però, la Roma dovrebbe praticamente regalare il cartellino a Lucci ed Edin visto che difficilmente la Juve pagherebbe sia il lauto stipendio sia i 6-7 milioni chiesti dal club giallorosso. Ipotesi che non piace ai Friedkin visto che si registrerebbe comunque una minusvalenza e visto che si andrebbe a rinforzare una diretta concorrente a costo zero. Stesso discorso ovviamente per l’Inter che con l’addio di Conte però ha visto scemare l’interesse per l’ex City.  All’estero qualche richiesta (minore) in Premier c’è sempre, altrimenti ecco la tentazione Stati Uniti dove peraltro la moglie di Edin ha vissuto per tanti anni e dove studia la figlia più grande.  

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