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Roma, girone di burro: il Cska Sofia non è quello dell'83 e la stella è un ex Juve. Poi lo Young Boys e il solito Cluj
YOUNG BOYS
LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): van Ballmoos; Hefti, Lustenberger, Camara, Lefort; Sierro, Martins Pereira, Aebischer; Fassnacht, Nsame, Moumi Ngamaleu.
LA STELLA: E’ Jean-Pierre Nsame la punta di diamante degli svizzeri. Una crescita costante quella del ragazzo di Douala dopo gli esordi poco convincenti in Francia tra Angers e Amiens. A Ginevra cambiò completamente il suo destino e stravinse la classifica dei marcatori con ben 23 centri, ma il tutto non bastò ai granata per ottenere la promozione. Il passaggio in Super League però non tardò ad arrivare e l’ambizioso Young Boys aveva trovato in Nsame l’uomo giusto per affiancare in attacco Hoarau e tornare a vincere. Oggi è lui il bomber del club.
IL CAMMINO: Campionissimi di Svizzera con 8 punti di vantaggio sul San Gallo i ragazzi di Seoane sono stati eliminati sul filo di lana nelle qualificazioni di Champions dal Midtjylland “retrocedendo” così in seconda fascia di Europa League.
I PRECEDENTI: Nessun precedente se si esclude l’amichevole per la Coppa delle Alpi del 1960 quando i giallorossi superano 1-0 gli svizzeri all’andata per poi pareggiare 2-2 al ritorno.
CLUJ
LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Balgradean; Susic, Burca, Vinicius, Camora; Bordeianu, Hoban, Djokovic; Deac, Rondon, Paun.
LA STELLA: Difficile trovarne una dopo l’addio di Traorè e dell’attaccante Țucudean. Nel club dell’ex genoano Petrescu occhio a Omrani (francese, 34 gol dal 2016 a oggi), giustiziere della Lazio nell'ultima edizione. Il prospetto più interessante in una rosa molto giovane è quello del terzino destro Cristian Manea che nel 2014 è divenuto il più giovane esordiente con la maglia della nazionale rumena (17 anni).
IL CAMMINO: Anche il Cluj, campione di Romania in carica, è stato estromesso dai preliminari di Champions, dalla Dinamo Zagabria; la qualificazione in Europa League è arrivata grazie alle vittorie contro Djurgarden e KuPS. L’allenatore è Dan Petrescu, che in Italia, da giocatore, ha indossato le maglie di Foggia e Genoa.
I PRECEDENTI: Sono quattro e tutti prestigiosi. Nel senso che i due club si sono affrontati in Champions. Nel 2008 la Roma perse all’andata in Romania per 2-1 per poi vincere 3-1 al ritorno con doppietta di Brighi e perla di Totti. Due anni dopo altro incrocio sempre ai gironi: 1-1 all’andata (gol di Borriello) e vittoria per 2-1 al ritorno (Borriello e Mexes).
CSKA SOFIA
LA FORMAZIONE TIPO:(4-2-3-1): Busatto; Matthelj, Galabov, Antov, Mazikou; Geferson, Youga; Yomov, Sankharé, Henrique; Sowe.
IL CAMMINO:Il CSKA, terzo nell’ultima Efbet Liga, è partito dal primo turno preliminare e ha eliminato nell’ordine: Sirens, Bate Borisov, Torshavn e Basilea. Una scalata clamorosa che però si è fatta sentire a livello nazionale, perché la vittoria manca da fine agosto e nelle ultime tre gare, per gli uomini di Stamen Belchev, sono arrivati due pareggi e una sconfitta.
LA STELLA: Dal 2019 una delle stelle è Stefano Beltrame, promessa mai sbocciata della Juve primavera con la nomea di giramondo (in passato ha giocato in Olanda con Den Bosch e Go Ahead Eagles).
I PRECEDENTI: Uno storico nel 1983 quando la Roma superò i bulgari in coppa dei Campioni negli ottavi di finale per 1-0 sia all’andata che al ritorno grazie ai gol di Graziani e Falcao. Sarà una delle tappe verso la finale poi persa col Liverpool. Altro precedente nel girone di Europa League del 2009. Anche in questo caso due vittorie: il 2-0 all’andata con gol di Perrotta e Okaka; lo 0-3 al ritorno con doppietta di Cerci e rete del giovanissimo Scardina.