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Roma-Genoa, Perinetti sul caso Var: 'Non è un aiuto, è un regalo di Natale'
Intervistato sa Radio Nostalgia, il direttore generale Giorgio Perinetti non nasconde la rabbia della propria società per quella che ritiene una condotta arbitrale insufficiente: "Noi siamo una società che protesta poco. I calciatori non hanno fatto il solito capannello intorno all’arbitro come avrebbe fatto qualsiasi giocatore di un’altra società. Domenica abbiamo subito un’ingiustizia, oggi abbiamo fatto un regalo alla Roma nel 2-2. Sul mancato fischio? Forse è cambiato il regolamento, magari non si può più dare rigore nel recupero. Solo Di Bello può spiegare perché non ha dato rigore: ai bambini viene insegnato che questo è rigore. L’unico serio e onesto nell’azione è stato Florenzi, che si è subito accorto di aver combinato qualcosa che non andava fatto.”
Un episodio, quello del rigore non concesso virgola che stride ancor di più se paragonato al gol annullato in apertura di secondo tempo grazie al Var a Lazovic: “Lì invece hanno riguardato un sacco di volte l’azione - ha proseguito Perinetti - c’è stato uno studio attento per arrivare a cercare di dare una giustificazione su come annullare. Io ho quarant’anni di esperienza. Queste non sono sviste, sono regali di Natale.”
Rincara la dose il direttore sportivo rossoblù Mario Donatelli: “Non voglio parlare della partita, ma di questi episodi. Come detto da Giorgio poco fa, questi episodi ci hanno penalizzato. Si tratta di una svista arbitrale e tecnica incredibile, perché dalle immagini si vede che è un netto fallo da rigore: almeno che il VAR valuti, perché ci sono i mezzi per farlo. Se non lo fa? Evidentemente a questo punto c’è dell’altro. Possiamo anche andare tutti intorno all’arbitro, ci sono andati e lui ha dato la sua interpretazione. Fallo ancor più clamoroso perché ci sono le mani e pure la gamba.”