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    Roma, Garcia filosofo: 'La stagione non è un fiume tranquillo'

    Roma, Garcia filosofo: 'La stagione non è un fiume tranquillo'

    Anche in Australia si interessano al tecnico della Roma Rudi Garcia, che ha rilasciato un'intervista al sito Theworldgame.sbs.com.au. 'Quando sono arrivato ho trovato un ambiente negativo; capisco la loro delusione, ma penso che quando inizia una stagione con un nuovo allenatore bisogna dare un po' di credito - ha affermato il francese -. Abbiamo iniziato bene, lavorando tanto e proteggendo i giocatori, e le cose sono cambiate. Ora mi sembra che il popolo romano sia più felice. Qui i tifosi sono appassionati, molto più che in altri posti. Come nella vita, anche nel calcio la passione è bella ma può essere pericolosa, perché vedi tutto nero o tutto rosa. Per questo dobbiamo rimanere coi piedi per terra. Una stagione non è come un lungo fiume tranquillo. Ci saranno momenti più difficili, ma non sarà un problema. La cosa importante è che quando arriverà un periodo negativo il gruppo abbia la forza di uscirne velocemente'.

    'Il lavoro psicologico sulla squadra è un parametro, non di più, ma penso che la testa influisca molto; può aiutare quando c'è stanchezza fisica - ha aggiunto Garcia -. È meglio che la squadra abbia fiducia, ma bisogna lavorare anche sul piano fisico. Il lavoro col pallone è più interessante di quello senza, ma è più difficile da valutare. La mia filosofia? Penso che avere in mano il pallino del gioco sia meglio. Per fare punti bisogna segnare, con 38 pareggi finisci in serie B. Totti? Un fuoriclasse, ed è facile gestirlo. È un uomo normale, umile. Non si può fare una carriera come quella ha fatto e che sta facendo senza avere buonsenso, logica, nel modo di giocare e vivere. Generazione finita? Possibile, lui ha conosciuto solo la Roma. Spero che questo si ripeta, ma non sono sicuro'.

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