La Roma ed il vice-Riise. Il tormentone dell'estate. Una di quelle storie sempre in procinto di finire, ma che sembrano non terminare mai. E proprio lì che la ricerca sul mercato diventa fonte di ironia per quanto può divenire straziante. E' stato lo stesso norvegese a scherzarci su nel giorno della presentazione delle maglie: 'Il mio vice? Beh, prendiamo Ashley Cole'. Come a dire: 'Non mi sembra così importante la ricerca del mio sostituto, tanto gioco sempre io'. La dirigenza romanista però la pensa diversamente. Quest'anno l'obiettivo è quello di andare avanti in tutte le competizioni, il ritorno in Champions rappresenta un vanto per la società che non vuole perdere l'ennesimo appuntamento con la storia. Ebbene, il nome che gira con più veemenza in quel di Trigoria (ed anche a Riscone) è quello di Giampaolo Bellini, esterno sinistro dell'Atalanta. Il capitano bergamasco non ha ancora rinnovato il contratto con l'Atalanta in scadenza 2011 ed ha già messo le mani davanti nei confronti dei propri tifosi: 'Se dovessi partire, rispettate la mia scelta. Sono nel pieno della carriera ed è giusto pensare al mio futuro. Ma sarei contento anche di rimanere per rimediare a quello che abbiamo combinato l’anno scorso'. Bellini, in verità, ha un conto aperto con la Roma.

Nell'anno che fu dello scudetto, agli inizi della stagione 2000/2001, un suo gran gol all'Olimpico bloccò i giallorossi nel primo turno di Coppa Italia. A distanza di nove anni potrebbe essere giunto il momento di farsi perdonare. Nonostante le continue smentite di Roma ed Atalanta, infatti, esiste una trattativa anche se al momento è in stand-by. La priorità per i dirigenti di Trigoria, infatti, al momento, quella di risolvere la grana-Burdisso. Esaurito il discorso riguardante l'argentino, allora la Roma si tufferà su Bellini proponendo di inserire la chiave Loria per non buttare via un euro. L'ex granata al momento non ha richieste, però piace al neo-allenatore Colantuono che lo ha avuto proprio a Torino. Il cartellino di Bellini, di partenza, è valutato tre milioni di euro, ma il contratto vicino alla scadenza ed il pericolo conseguente di perderlo a parametro zero, potrebbe alla lunga convincere la società bergamasca ad effettuare un passo indietro alle proprie pretese comprendenti anche la richiesta di comproprietà di Okaka, il quale oltretutto ha già fatto sapere di non desiderare di giocare in serie B. Solo se le due società, dunque, decidessero di venirsi incontro, Bellini potrà riuscire a realizzare il sogno della vita. La Champions League. A trent'anni. L'ultima opportunità della carriera.