Roma, focus Lobont: Pradè pronto al riscatto
'Non conta il numero di maglia, ma l'uomo'. Così Bogdan Lobont, circa un anno fa durante la conferenza di presentazione a Trigoria, rispondeva a chi gli faceva notare il numero 1 impresso sulla sua casacca. Non pretendeva il posto da titolare, ma semplicemente rispetto, dopo un grave infortunio subito al ginocchio. Perchè l'uomo, appunto, non è un numero.
Il portiere rumeno, arrivato in prestito dalla Dinamo Bucarest, infatti è diventato immediatamente 'uomo... spogliatoio'. Il motivatore. Specialmente per i più giovani, sicuramente per i difensori. Recenti, ma ormai entrate nella leggenda dell'immaginario collettivo dei cronisti di Trigoria, le partitelle d'allenamento durante la settimana corroborate dalle sue urla continue verso i suoi compagni, giustificate dall'intento di imprimere nella loro testa una maggiore concentrazione nella chiusura degli spazi. Un dialogo continuo. Dall'esterno magari poteva apparire fastidioso, ma all'interno, al contrario, passo dopo passo riusciva a guadagnarsi la fiducia e la simpatia di tutti.
Un esempio? Lo scorso maggio, terminato l'ultimo allenamento, era impressa sul suo volto l'incertezza trasmessa mentalmente, in pochi istanti, ai suoi compagni: 'L'anno prossimo rimani, Bogdan?', la domanda, 'Spero di sì, siamo un gruppo fantastico', la sua risposta, avvolta nella preoccupazione del dover affrontare una lunga battaglia con i dirigenti della Dinamo. Infatti la società giallorossa aveva deciso, nel frattempo, di non riscattare il suo cartellino per 1,5 milione di euro. Troppi per un secondo o un terzo portiere. Insomma Lobont piaceva alla dirigenza, ma non a quei prezzi. Per l'ingaggio, invece, tra lui e la dirigenza non sono mai sussistiti problemi. A proposito, a breve è previsto l'incontro tra il club e l'agente del calciatore, Viktor Becali, per ratificare l'accordo economico fino al 2013 sulla base di quattrocentomila euro a stagione, più una serie di bonus legati alle presenze in campo.
Prima, però, occorre l'intesa con la Dinamo. La società rumena qualche settimana fa sembrava intransigente all'argomento: 'Lobont rimarrà con noi per giocare l'Europa League', questo il concetto di base; a seguire la risposta del portiere: 'Cari miei, io con voi non gioco più. Fate come vi pare, ma io voglio solo la Roma'. Chiaro e pungente, no? Ebbene, il punto d'incontro ora è più vicino. I giallorossi, per acquisire il cartellino di Lobont, dovranno versare nelle casse della Dinamo Bucarest la somma di 750mila euro, la metà esatta di quanto dovuto entro il 30 giugno. Tutto facile allora, o quasi. Perchè in questi giorni è in ballo il futuro societario e la dirigenza non può cacciare un euro. Tra giovedì e venerdi potrebbe essere sistemata la sistemazione investendo il denaro arrivato dalla cessione di Motta all'Udinese. La Roma è intenta a sistemare tutto entro il 15 luglio. Per quella data Lobont, nei piani dei quartieri altri di Trigoria, sarà in ritiro a Riscone insieme ai suoi colleghi Julio Sergio, Pena e Pignacelli. Per continuare a ricordar loro che prima del numero di maglia, esiste l'uomo.