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Roma, Florenzi: 'Totti mi creava soggezione, poi tra burraco e risate...'
"Quando ho iniziato, era davvero difficile non essere emozionato a giocare accanto a Totti. I grandi campioni ti creano soggezione con un solo sguardo, ma Francesco su questo aspetto è splendido. Lui era il primo a non metterti in soggezione, cercava sempre di farti sentire a tuo agio. Mi parlava, mi faceva una battuta e in un attimo sembrava diventare il tuo migliore amico".
"Tornando a Trigoria dopo l’anno a Crotone, il rapporto è andato sempre crescendo: siamo entrambi romani e con lui, così come con Daniele, si è costruito un legame speciale. Voglio veramente bene a entrambi e questo sentimento cresce nel tempo".
"Il mio legame stretto con Francesco è iniziato sull’aereo verso gli Stati Uniti. Per me era la prima tournée, il primo viaggio oltreoceano e le ore non passavano mai. E allora per ingannare il tempo abbiamo iniziato a giocare a burraco. Sono arrivate subito le battute ed è iniziato un bel feeling. È un maestro a farti sentire in ogni momento come se fossi a casa tua, riesce a farti ambientare subito, con una battuta o uno sguardo dei suoi. Quando entri nel mondo della prima squadra alla Roma si rivela davvero un grandissimo compagno".
"Il suo miglior pregio è forse quello di avere gli occhi anche dietro la testa, una cosa che nel mondo del calcio è davvero rara”.
"Il mio primo gol è nato da un suo assist. Era il 2 settembre 2012, giocavamo a San Siro contro l’Inter, esordio con gol, è stato un sogno".