‘Mi pagano bene per correre'. In tempo di crisi, la frase che leggerete sotto potrà sembrare irriguardosa, ma presa a cuor leggero ci può stare: Florenzi da giocatore di Serie A guadagna fin troppo poco. Trentamila euro all'anno: molti giocatori di Lega Pro e addirittura alcuni della Serie D portano molto di più a casa. Per questo motivo il gol realizzato a San Siro dopo circa 45 minuti complessivi di Serie A ha una valenza altissima. Segnato al posto giusto nel momento giusto. Perché il centrocampista ha un contratto in scadenza nel 2014 e il suo procuratore Alessandro Lucci nelle prossime ore si metterà in contatto con il ds Walter Sabatini per discuterne il rinnovo. Si punta ad un contratto fino al 2017, con un ingaggio almeno dieci volte superiore a quello attuale. Nel recente passato il ragazzo classe '91 è stato seguito con interesse da diversi manager di top club della Premier League.

Florenzi è nato e cresciuto a Vitinia, quartiere periferico della capitale a ridosso del Grande Raccordo Anulare. A pochi minuti di auto da Trigoria. Un percorso difficile nei primi anni. Le panchine tra le giovanili: la voglia di smettere Ale non ce l'ha mai avuta, ma quanti bocconi amari. Fino a quando compare sulla scena Stramaccioni, l'attuale allenatore dell'Inter. Florenzi diventa titolare e vince uno scudetto nel 2010 con gli Allievi. L'ascesa da quel momento è inarrestabile: un altro scudetto con la Primavera, il debutto in A con Montella contro la Sampdoria, gli 11 gol in serie B con il Crotone, alcune partite giocate da esterno difensivo, l'Under 21. Infine il ritorno a Roma a suon di cash. Il club giallorosso infatti prima di mandarlo in prestito decide di fissare il controriscatto a favore della società calabrese per soli 250mila euro. Morale della favola: la Roma è costretta a metterci sopra 1,5 milione per riprenderselo. Ma visti i chiari di luna di ieri sera, ne è valsa la pena.