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Roma, Fienga su Dzeko: 'E' il nostro capitano e lo sarà finché vorrà. E su Totti...'
Come procede con Friedkin?
“Io credo che sia un passaggio naturale all’interno di uno sviluppo che ha avuto la Roma da quando è stata acquistata da Pallotta, che ha trasformato una realtà più locale in un progetto più internazionale. Oggi il progetto si è consolidato proprio con un passaggio di proprietà con un gruppo che ha un’impronta più industriale e meno finanziaria“.
Sulla nuova proprietà
Bisogna dare tempo ai nuovi proprietari di organizzarsi e di rendersi conto di tutto quanto. L’approccio è quello che state percependo, un approccio di estrema serietà anche nella soluzione di problematiche che ci saranno, senza illudere nessuno, per poi iniziare a progettare con le ambizioni che un club come la Roma deve avere. Sarà la nostra sfida tornare a dare centralità e una prospettiva internazionale a questa città. Da romano vorrei che Roma e la Roma fossero sempre percepite come simbolo positivo dell’Italia.
Sogna un ritorno di Daniele De Rossi?
Do per scontato la relazione e la passione che De Rossi, Totti e Balzaretti hanno per la Roma. Trovo sia sbagliato continuare però a mettere tutta questa pressione su di loro, dando per definito il loro ritorno. Hanno avviato dei percorsi professionali per cui oggi si stanno specializzando, acquisendo competenze specifiche. Poi ci sarà un momento in cui ritorneranno.
Quindi al momento lasciamo giocare Dzeko…
Certamente, Edin Dzeko è il capitano della Roma e fin quando lo vorrà rimarrà il capitano di questa squadra.
Un regalo da Friedkin per questa stagione? Cerco di aiutare la società nel fare quello che bisogna fare nelle trattative, cercando di far quadrare i conti. Ritengo che la Roma abbia già una squadra forte e un allenatore molto bravo. Dobbiamo sistemare alcuni ruoli in cui abbiamo posizioni scoperte e ci concentreremo su quelli. Stiamo facendo il massimo sforzo per mantenere i giocatori che si sono distinti, senza darli via. Quello è il colpo migliore che ci può essere riconosciuto. Ossia una campagna di mercato che parta dal non scoprire quei ruoli su cui già siamo forti.
Per molti anni però si è ragionato in maniera più commerciale, vendendo campioni per far cassa… Speriamo di poter commentare a fine mercato che la politica è totalmente diversa. Ci orientiamo su questo. Di giocatori forti ne abbiamo, se arriverà qualcuno è perché verrà giudicato in grado di portare qualità e valore aggiunto a un progetto che riteniamo già ben impostato.
Siamo in attesa del caffè tra Totti, Fienga e Friedkin allora
Lo prendiamo sicuro. C’è un rapporto molto bello e sereno con Totti, De Rossi e con tutti. Non c’è motivo di creare contrapposizioni, perché non ci sono.