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Roma, fatturato da record: 214 milioni. Ma servono altri sacrifici sul mercato
FATTORE CHAMPIONS - Però, sempre secondo il Corriere dello Sport, la crescita delle entrate è stata determinato per circa il 30% dagli introiti dell'ultima Champions League. L'anno prossimo la Roma si aspetta di chiudere i ricavi a quota 180 milioni, con un decremento dei circa 35 milioni di cui si è sempre parlato: il differenziale tra le due coppe europee, la Champions e l'Europa League. Tornando più o meno ai livelli del fatturato di due anni prima.
RINNOVI COMPLICATI - Così si spiegano le difficoltà nelle trattative con i calciatori più importanti, da Nainggolan a Manolas. La Roma non vuole e non può alzare il monte ingaggi, attualmente a quota 90 milioni di euro lordi all'anno. Anzi sarà obbligata con ogni probabilità ad abbassarlo. Perciò agli eventuali aumenti concessi, dovranno corrispondere rinunce su altri fronti. Così si spiega la possibilità di ristrutturare il contratto di Manolas (oggi guadagna 1,8 milioni netti) incrementando di poco gli emolumenti, ma inserendo nel contempo una clausola rescissoria da 35-40 milioni che consenta al calciatore di liberarsi l'anno prossimo a fronte di un'offerta adeguata. In questo modo la Roma prenderebbe tempo, rassenerebbe un calciatore inquieto e nella prossima stagione, in caso di cessione, potrebbe valutare con calma il sostituto.
MERCATO DI GENNAIO - Il difensore tedesco Rudiger, già molto richiesto in estate prima dell'infortunio, potrebbe tornare sul mercato a gennaio se dovesse arrivare un'offerta sui 20 milioni. Andranno considerate anche le proposte per il centrocampista argentino Leandro Paredes, che la Roma ha voluto trattenere nonostante una serie di opzioni molto interessanti (Leicester soprattutto). Ma le operazioni di mercato non implicheranno necessariamente un ridimensionamento: naturalmente dipenderà dai sostituti.