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El Shaarawy: 'Mantenere la Nazionale dipende da me, ma ho bisogno di giocare. Sulla Juve e lo scudetto...'
"Questa convocazione non posso che prenderla in maniera positiva. Tengo tantissimo alla Nazionale, ho fatto parte di questo gruppo fin dal 2012 e ho preso questa chiamata anche per guardare al futuro perché mi è servita per conoscere il mister, il suo metodo di lavoro e in prospettiva di una eventuale prossima chiamata". Stephan El Shaarawy, convocato dal c.t. Giampiero Ventura per lo stage a Coverciano, ha parlato del suo sogno azzurro in conferenza stampa. "Guardo al futuro, alle partite di giugno ed al Mondiale. Tutto dipenderà da me. Sono molto fiducioso e contento a livello personale di essere qui. Credo di aver instaurato in un giorno e mezzo di lavoro qui un bel rapporto con il c.t.".
Sulla stagione della Roma e la vittoria della Juve contro il Barcellona: "Per la Nazionale serve continuità; io ho bisogno di fiducia; ci sono momenti che non giochi e diventa tutto più difficile; ho tanta voglia di far vedere le mie qualità per cercare di convincere tutti. Il dualismo con Perotti? Nelle grandi squadre, abituate a competizioni di livello è normale ci siano situazioni così. Anche questo è uno stimolo; comunque tra me, Perotti, Dzeko e Salah dobbiamo essere contenti per quello che abbiamo fatto là davanti, in attacco; peccato per l’eliminazione dalla Champions. Guardando la Juve contro il Barcellona c’era la rabbia per essere stati eliminati dal Porto. Io la Champions l’ho anche giocata, pur poco, con il Milan, proprio contro il Barcellona, e andò male. Ora mi dispiace seguire certe sfide solo in tv. Però bisogna fare i complimenti alla Juve per quello che sta facendo. Lo scontro diretto in campionato? Sarà molto difficile, dobbiamo arrivare lì il più vicino possibile a loro in classifica: dovremo mettere grande impegno prima e soprattutto in campo contro una squadra tanto forte".
Sulla stagione della Roma e la vittoria della Juve contro il Barcellona: "Per la Nazionale serve continuità; io ho bisogno di fiducia; ci sono momenti che non giochi e diventa tutto più difficile; ho tanta voglia di far vedere le mie qualità per cercare di convincere tutti. Il dualismo con Perotti? Nelle grandi squadre, abituate a competizioni di livello è normale ci siano situazioni così. Anche questo è uno stimolo; comunque tra me, Perotti, Dzeko e Salah dobbiamo essere contenti per quello che abbiamo fatto là davanti, in attacco; peccato per l’eliminazione dalla Champions. Guardando la Juve contro il Barcellona c’era la rabbia per essere stati eliminati dal Porto. Io la Champions l’ho anche giocata, pur poco, con il Milan, proprio contro il Barcellona, e andò male. Ora mi dispiace seguire certe sfide solo in tv. Però bisogna fare i complimenti alla Juve per quello che sta facendo. Lo scontro diretto in campionato? Sarà molto difficile, dobbiamo arrivare lì il più vicino possibile a loro in classifica: dovremo mettere grande impegno prima e soprattutto in campo contro una squadra tanto forte".