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    Roma, ecco come ovviare all'assenza di Florenzi: gli esempi Man City e Siviglia

    Roma, ecco come ovviare all'assenza di Florenzi: gli esempi Man City e Siviglia

    • Federico Montalto
    Si è interrotta la striscia di vittorie consecutive della Roma. La squadra di Luciano Spalletti, infatti, non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 in casa dell'Empoli, frenando la sua rincorsa alla Juventus dopo le vittorie con Napoli, Inter, Palermo e Sassuolo. I giallorossi hanno sbattuto contro il muro eretto dal portiere avversario, un vero e proprio muro invalicabile per Dzeko e compagni.

    SENZA FLORENZI Quella di Empoli è stata la prima partita della Roma senza Florenzi, operato in settimana dopo il brutto infortunio rimediato nel turno infrasettimanale contro il Sassuolo, che lo terrà lontano dai campi per circa 4 mesi. C'era molta curiosità attorno a Spalletti per vedere come il tecnico giallorosso avrebbe disegnato la sua squadra senza Florenzi, una pedina fondamentale per il suo scacchiere, un giocatore che con la sua duttilità ha sempre permesso al suo allenatore di poter adottare diverse soluzioni tattiche durante la partita. Contro l'Empoli, Spalletti ha deciso di rilanciare Rudiger dall'inizio in una posizione, almeno inizialmente, di terzino sinistro e Emerson sulla fascia opposta, con Fazio e Manolas al centro della difesa. Al contrario delle ultime uscite, l'allenatore giallorosso ha preferito schierare i due terzini a piedi invertiti per sfruttarne i rientri in mezzo al campo, favoriti dal gioco dei due esterni offensivi, Salah ed El Shaarawy, che spesso si allargano verso la linea laterale. Già dai primi minuti di gioco la Roma ha provato a sfruttare questa strategia, andando subito vicina al gol con Dzeko: giocando a piede invertito, Emerson ha avuto la possibilità di rientrare verso il centro del campo e provare l'imbucata per l'attaccante bosniaco, molto bravo ad attaccare le spalle della linea difensiva dell'Empoli e colpire di testa, prima della spettacolare parata di Skorupski.

    Roma, ecco come ovviare all'assenza di Florenzi: gli esempi Man City e Siviglia

    LA FASE OFFENSIVA – Con l'inserimento di Rudiger a sinistra, Luciano Spalletti ha potuto creare un sistema di gioco flessibile e variabile a seconda delle fasi e dei momenti della partita. In fase di inizio, Rudiger si accentrava e si avvicinava a Fazio e Manolas, formando così una linea a tre per giocare combinativo ed eludere il pressing di Gilardino e Pucciarelli sui difensori e la chiusura della linea di passaggio su Paredes da parte di Saponara. In questo momento Emerson si alzava sulla fascia destra quasi all'altezza della trequarti e prendeva tutta l'ampiezza del campo, dando un sbocco semplice al portatore di palla: ricevuto il pallone in quella zona, il brasiliano poteva dialogare sull'esterno con Salah o accentrarsi per cercare Nainggolan o Dzeko in profondità.

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    In fase di costruzione è stata evidente l'idea di Spalletti di un sistema di gioco dinamico, in cui la posizione dei terzini è stata l'ago della bilancia. In diverse partite di questa stagione, con Florenzi su una fascia e Bruno Peres sull'altra, la Roma saliva da entrambe le parti, lasciando spesso la difesa sguarnita con i soli Fazio e Manolas coadiuvati dai due mediani, che molte volte non bastavano ad arginare le ripartenze avversarie. Nella partita contro l'Empoli, invece, Rudiger ha quasi sempre rinunciato a farsi vedere in attacco, rimanendo nella linea difensiva a tre e lasciando il compito di spinta al solo Emerson sulla fascia destra. 

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    Anche nel secondo tempo, con gli ingressi di Juan Jesus e Bruno Peres al posto di Rudiger ed Emerson, la Roma ha mantenuto lo stesso atteggiamento e la stessa disposizione in campo, anche se con una mentalità decisamente più offensiva. Bruno Peres, infatti, ha svolto lo stesso ruolo di Emerson nel primo tempo – anche l'ex giocatore del Torino, pur essendo destro, ama molto convergere verso il centro del campo. In fase offensiva si alzava all'altezza della linea dei centrocampisti, rinunciando ai compiti di copertura quando l'Empoli recuperava il pallone.

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    LA FASE DIFENSIVALe differenze tra primo e secondo tempo – con Emerson prima e Bruno Peres poi – sono state evidenti soprattutto in fase difensiva. Nel primo tempo, con l'Empoli in possesso di palla, Emerson si abbassava e la Roma tornava a formare una linea difensiva a quattro. Come accennato precedentemente, nella ripresa, il ruolo del terzino destro è stato completamente differente per quanto riguarda la fase difensiva: Bruno Peres aveva il preciso scopo di assicurare una costante spinta offensiva per provare a sbloccare il risultato, senza preoccuparsi di tornare in copertura.

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    Con la Roma tutta riversata in attacco, l'Empoli pensava soltanto a difendere e ripartire con strappi improvvisi una volta recuperato il pallone, una situazione ben gestita dai giallorossi. Proprio in queste situazioni era evidente la volontà di Spalletti di lasciare Bruno Peres libero da compiti difensivi: la transizione negativa era infatti affidata ai tre difensori che scappavano verso la propria porta per temporeggiare e aspettare il recupero di De Rossi, Paredes e Nainggolan, formando così un esagono che ingabbiava il portatore di palla dell'Empoli e che permetteva alla Roma di recuperare palla e di sfruttare la transizione offensiva innescando la ripartenza con Bruno Peres, rimasto più avanzato.

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    COSA ASPETTARSI Senza Florenzi e con il recupero di Rudiger è molto probabile vedere la Roma giocare con una difesa a tre e due mediani davanti alla difesa, lasciando i giocatori offensivi liberi da schemi legati ai moduli, sulla scia di quanto stanno mostrando il Manchester City di Guardiola in Premier League e il Siviglia di Sampaoli in Liga, due squadre che adottano un sistema dinamico e legato al gioco circostanziale, più che al gioco di posizione, non basato dunque su contesti rigidi di moduli e posizioni fisse.

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