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    Roma e Mou tornano alla vittoria: Dybala batte Empoli 2-1 ma la squadra di Zanetti piace di più

    Roma e Mou tornano alla vittoria: Dybala batte Empoli 2-1 ma la squadra di Zanetti piace di più

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Un campione, un grande campione, ha incontrato una squadra vera e l’ha battuta. Dybala-Empoli è finita 2-1, con gol, palo e assist vincente dell’argentino. E’ stato così, col suo straordinario colpo di mercato, che la Roma è riuscita a venire a capo di una partita bella, combattuta, tirata, una partita vera come ogni tanto spuntano anche nel nostro campionato. L’Empoli l’ha giocata da squadra concreta, con ritmo, intensità, corsa, senza mai mollare, nemmeno quando è rimasta in dieci. La vittoria romanista è meritata proprio perché sudata fino all’ultimo istante. La squadra di Mourinho, che aggancia l’Udinese e si porta a -1 dal primo posto di Atalanta, Napoli e Milan, ha costruito più occasioni da gol, ma l’Empoli come collettivo è piaciuto di più.

    LA GRANDEZZA DI DYBALA. Sono stati 45' molto vivaci, di buon ritmo, con attacchi e qualche occasione. E’ partito subito l’Empoli, ma appena la Roma ha alzato il proprio considerevole livello tecnico per i toscani è diventata un po’ più dura. Dybala ha centrato il palo dal limite dell’area piccola. E’ sembrato quasi un gol sbagliato e se così è stato dieci minuti dopo si è fatto perdonare con la rete dell’uno a zero: cross da destra di Celik, pessima respinta di testa di Luperto, controllo e sinistro all’incrocio di Dybala poco oltre il limite dell’area di rigore. Uno di quei gol che portano per forza la sua firma.

    IL GIOCO DELL’EMPOLI. La squadra di Zanetti non si è mai scomposta, mai impaurita, mai disunita, ha preso a giocare come fa di solito, attaccando sugli esterni con Stojanovic a destra e Parisi a sinistra, occupati nei rispettivi controlli di Spinazzola e Celik, ma sempre pronti ad aiutare il trio di centrocampo. Poco oltre Pjaca stava alzando la qualità della manovra, all’Empoli mancava però la forza d’urto delle due punte Satriano (ben controllato da Ibanez, a cui in 45' è sfuggito solo una volta e Rui Patricio ha fatto una mezza prodezza per respingere il suo colpo di testa) e Lammers, mai davvero cattivo. Per fortuna dell’Empoli, in difesa non c’era la migliore versione di Smalling.

    COSA MANCAVA ALLA ROMA. La squadra di Mourinho ha avuto per due volte la possibilità di mettere una pietra sopra la partita con una conclusione di Pellegrini debole perché in caduta e con un tiro di Celik deviato in angolo da Vicario, naturalmente con assist di Dybala. Ma come detto, la Roma aveva di fronte una squadra presente a se stessa e ben preparata fisicamente. Su un lungo cross di Stojanovic, tutta la difesa giallorossa era messa male e peggio ancora era messo Celik alle cui spalle è spuntato Bandinelli che di testa ha piazzato la palla sul palo lontano. Anche Rui Patricio sorpreso. Alla squadra di Mourinho stava mancando l’apporto di Abraham (ben controllato da Ismajli), della lenta coppia di registi Matic-Cristante e in parte anche di Pellegrini, coinvolto solo a tratti nella manovra.

    LA LINEA BIANCA AMICA. L’Empoli si è salvato in apertura di ripresa quando un colpo di testa di Ibanez, su assist di Pellegrini in seguito agli sviluppi di un angolo, è stato respinto sulla linea di porta da Parisi. Valeva un gol. Zanetti però non ha voluto rischiare oltre e dopo 5' ha tolto proprio Parisi, uno dei migliori, solo perché era stato ammonito. Al suo posto è entrato il neozelandese Cacace. La Roma ha alzato presto il ritmo, Spinazzola spingeva sempre di più e per Stojanovic era sempre più complicato contrattaccare. L’Empoli però cercava sempre la via d’uscita, Lammers e Satriano hanno avuto due buone occasioni. Zanetti voleva provarci, ha tolto un trequartista (Pjaca: stava facendo bene) per metterne un altro (Bajrami: mai visto), in più ha rinfrescato il centrocampo con Akpa Akpro (che ha beccato subito l’ammonizione per un fallo su Pellegrini) per l’esausto Haas. La risposta di Mourinho si è fatta attendere, sono entrati Belotti (per Abraham) e Bove (per Dybala: un errore, mai togliere chi fa la differenza, anche se giovedì c’è un’altra partita tosta) dopo che la Roma era tornata in vantaggio proprio con Abraham e proprio con un assist di Dybala.

    FINALE DI ROSSI, RIGORI E PALI. Il secondo tempo è stato giocato e combattuto a pieno ritmo. Con le distanze perse di qua e di là, l’Empoli ha avuto un’occasione pazzesca con Satriano (palla che ha accarezzato il palo) su tocco di Akpa Akpro, ma lo stesso è successo in area empolese con la conclusione di Spinazzola e respinta di Ismajli. Poi è capitato di tutto, a cominciare dal gol di Abraham (mai visto fino a quel momento) dopo un doppio dribbling (su Luperto e Cacace) di Dybala. Risposta dell’Empoli: palo pieno di Akpa Akpro dal limite dell’area. A meno di un quarto d’ora dalla fine, fallo di Cacace su Ibanez in area empolese, rigore giusto che Pellegrini ha scaraventato sulla traversa. Poco prima l’Empoli aveva protestato per una gomitata in area romanista di Cristante che ha fatto sanguinare il naso di Satriano: dal Var tutto ok. Non come 3 minuti più tardi per il duro intervento di Akpa Akpro su Smalling: l’empolese era già ammonito, il secondo giallo sarebbe stato giusto, ma dal campo Marinelli non ha preso nessuna decisione, così Chiffi l’ha richiamato al monitor da cui Marinelli è tornato verso il campo con un rosso esagerato. L’Empoli non ha mollato nemmeno in 10 e ha provato ancora con due conclusioni dalla distanza. Le vere palle-gol, però, sono state della Roma che in contropiede non ha segnato prima con Bove e poi con Belotti solo per due straordinarie prodezze di Vicario.


    Empoli-Roma 1-2 (primo tempo 1-1)

    Marcatori: 17’ pt Dybala (R), 43’ pt Bandinelli (E), 26’ st Abraham 

    Assist: 43’ Stojanovic (E), 26’ st Dybala (R)

    Empoli (4-3-2-1): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi (7’ st Cacace); Marin (37’ Grassi), Haas (18’ st Akpa Akpro), Bandinelli; Pjaca (18’ st Bajrami); Lammers (37’ Cambiaghi), Satriano. All. Zanetti.

    Roma (3-4-1-2) Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Matic, Cristante, Spinazzola (52’ st Vina); Pellegrini (51’ st Camara); Dybala (36’ st Bove), Abraham (36’ Belotti). All. Mourinho.

    Arbitro: Livio Marinelli  

    Ammoniti: Parisi (E), Ismajli (E), Celik (R)

    Espulsi: 42’ st Akpa Akrpo (E)

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