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    Roma, è l'ora delle scelte

    Roma, è l'ora delle scelte

    • V.N.
    Qualcosa, quei quindici/venti minuti finali contro la Juventus, hanno detto. Innanzitutto che ci sono calciatori bisognosi di riposare,Totti su tutti. Poi, che Iturbe e Florenzi sono apparsi più brillanti degli altri, almeno in quel finale speranzoso del monday night. Il concetto è questo: ci sono quattro partite (in 11 giorni) da giocare tutte d’un fiato, Chievo al Bentegodi, Fiorentina in trasferta (ottavo di andata diEuropa League), Sampdoria in casa, ancora Fiorentina (ottavi di ritorno di Europa League).

    Garcia sa bene ha gli uomini contati o quasi, ma sa pure che insistere su chi sta mezzo e mezzo non porta da nessuna parte e mette a rischio il secondo posto. In questa fase serve gente brillante, fresca, che abbia energie. Da ora in poi non ci sono nomi, non ci sono facce, contano le gambe. Se Gervinho non è in condizione, gioca Iturbe, se Ljajic ha bisogno di rifiatare, dentroVerde e così via. Nell’attesa (chissà ancora quanto) di riavere nel pieno delle loro forze e per le partite importanti, Doumbia e Ibarbo, più i vari De Rossi, Pjanic, Manolas, Keita e così via. Lo riporta Il Messaggero.

     

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