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Roma: boom di commissioni, ma i risultati non pagano
I CASI PIU' ECLATANTI - Tra i casi più emblematici di questo triennio troviamo sicuramente Robin Olsen, portiere svedese che ha deluso le attese, le cui commissioni ammontano a 2,3 milioni di euro; Patrick Schick, attaccante acquistato per la cifra monstre di 39 milioni di euro, per cui la società giallorossa ha speso 2 milioni e 730 mila euro di commissione; senza dimenticare Marcano, Pastore e Coric che hanno visto poco o nulla il campo e le cui commissioni ammontano rispettivamente a 2 milioni per il primo e 1 milione per questi ultimi; anche per Gonalons, che non ha di certo lasciato il segno a Roma, le commissioni sono state pari a 3,2 milioni di euro e 1,5 milioni per il connazionale Nzonzi. Il primo posto del podio, spetta però a Justin Kluivert, esterno d'attacco olandese arrivato a Roma come un futuro campione dall'Ajax, ma che non ha ancora dimostrato di valere i 17 milioni di cartellino, più i 4 di commissione.
COME MUOVERSI - Di certo valutando questi investimenti della società giallorossa a confronto di quelli delle altre big di Serie A fa molto pensare. Basti vedere in primis la Juventus che ha preso Emre Can a parametro zero con commissioni elevatissime pari a 15,86 milioni, trovandosi tra le mani un calciatore fondamentale per il centrocampo del presente e del futuro e che rapprensenta un jolly da poter utilizzare in altre zone di campo. Ma anche il caso dell'Inter e De Vrij, difensore arrivato anch'egli a parametro zero e le cui commissioni ammontano a 6 milioni per uno dei più forti interpreti del campionato. Sicuramente la pressione del Fair Play Finanziario non aiuta, ma forse, piuttosto che cercare sempre la scommessa da dover lanciare ed aspettare, sarebbe il caso di investire certe cifre per calciatori più rodati che possano rappresentare una certezza tale da giustificare l'investimento, anche in commissioni.