Roma, Dybala e Pellegrini possono coesistere, ma ‘avanza’ Zaniolo. A meno che…
D’altra parte una soluzione ‘matta’ forse esisterebbe, però comporta uno stravolgimento nella pianificazione tanto nella forma quanto nella sostanza, che non so quanto possa confarsi al metodo Mourinho. Il portoghese infatti ha sempre dichiarato di intendere e modellare la preparazione solo e soltanto in riferimento al sistema di gioco adottato. Ebbene, nel 3-4-2-1/3-4-1-2 con cui ha concluso la stagione scorsa e che stiamo rivedendo nelle prime apparizioni in Portogallo, con l’arrivo di Dybala spazio per tutti là davanti non c’è. Cerchiamo di capire a modo in che senso ‘avanza sempre Zaniolo’ e quale potrebbe essere semmai l’alternativa (l’unica, forse) in grado di provocare una brusca sterzata tattica prima dell’inizio del campionato.
CONTRO IL SUNDERLAND - Fra i tanti luoghi comuni duri a morire c’è quello delle amichevoli estive che ‘lasciano il tempo che trovano’, che ‘non dicono nulla’, eccetera. Anche qui, dipende. Dipende sotto quale punto di vista. Si lavora per costruire e/o perfezionare un sistema di gioco di riferimento, mescolando titolari e seconde linee. Ma non si va in campo a casaccio solo perché ci sono 40 gradi all’ombra e ‘manca ancora la benzina’. Esiste un progetto di gioco che guida il lavoro collettivo, gli allenamenti sono mirati a sviluppare e sviscerare tutti i princìpi che ‘animano’ il sistema. Di conseguenza cambiarlo non è una scelta senza conseguenze. In alcuni casi comporta un vero e proprio stravolgimento. Su cosa sta lavorando dunque la Roma? Abbiamo detto sul 3-4-1-2/3-4-2-1.
Anche senza molti titolari in campo, come vedete qui sopra, l’impronta è sempre quella. E Zaniolo, in base alla variante sulla trequarti (o 1-2 o 2-1), agisce o da seconda punta sul centrodestra o da trequarti di destra. Proprio dove dovrebbe andare a giocare Dybala in questo sistema.
CONTRO LA PORTIMONENSE - Perché poi c’è anche Pellegrini da considerare. Quanto alla posizione di Pellegrini, possiamo prendere banalmente la seconda amichevole, quella contro la Portimonense. Fa il trequartista nello sviluppo offensivo del 3-4-1-2, ma poi rientra spesso da mezzala sinistra, per rinforzare il centrocampo.
CONTRO IL FEYENOORD - Nel 3-4-2-1 questo compito ‘difensivo’ di Pellegrini risulta ancora più intuitivo, dato che il modulo si può leggere anche come un 3-5-2 ‘storto’, con una mezzala super offensiva (appunto Pellegrini) che aiuta i due reparti a seconda della situazione di gioco.
MA CON DYBALA? - Con Dybala in una sorta di tridente stretto e asimmetrico, è chiaro che il solo Pellegrini potrebbe fare il trequarti di sinistra, non Zaniolo. Anche perché è questo giocatore a cui spetta la doppia funzione in fase di ripiegamento difensivo. Non si può chiedere a Dybala di andarsi a saldare coi due centrocampisti del 3-4-2-1 dalla parte destra. Invece si può chiederlo benissimo a Pellegrini a sinistra.
Non a caso nel tridente stretto dell’ultima Juve di Allegri era Morata quello che si doveva sacrificare di più scivolando dietro coi tre centrocampisti bianconeri per formare quasi una linea a quattro. Spesso davanti rimanevano Dybala e Vlahovic, un po’ come Zaniolo e Abraham nella Roma, anche se i sistemi di riferimento delle due squadre non erano gli stessi. Questione di equilibrio, fondamentalmente. Aggiungiamo un fatto: Zaniolo negli ultimi tempi si è emancipato dalla fascia destra, divenendo una specie di seconda punta ‘libera’. Cambia l’interpretazione (Zaniolo è più potente, attacca meglio la profondità eccetera), ma in fondo è lo stesso ‘ruolo’ di Dybala. Un po’ a metà strada fra un trequartista vero e proprio e un attaccante puro. Pellegrini invece è più trequartista-centrocampista, per intenderci, e questo è il motivo principale per cui Dybala può coesistere più con lui che con Zaniolo.
A MENO CHE… - Ci sono due ‘a meno che’ da affrontare. Il primo ‘dentro al 3-4-1-2’, il secondo ‘fuori’ da questo sistema, ossia dopo quella sterzata tattica di cui si è detto all’inizio. Zaniolo e Dybala potrebbero coesistere con Pellegrini in due modi. O Pellegrini arretra a centrocampo, al fianco di Matic, ma dubito, e sostanzialmente per ragioni di equilibrio (Dybala da trequarti dovrebbe poi fare un grosso lavoro difensivo, quello che fa ora Pellegrini ma con ben altre caratteristiche). Oppure bisogna stravolgere il sistema di gioco, salutando in primis le certezze conquistate a fatica lo scorso anno, in particolare grazie alla difesa a tre. Infatti bisognerebbe passare a quattro dietro, per farli giocare tutti là davanti. Ma non viene così automatico pensare a una forma ad hoc del 4-2-3-1, il sistema che in teoria dovrebbe contenerli tutti e tre dietro ad Abraham. Pellegrini può fare l’esterno a sinistra? Lo abbiamo visto di recente nel 4-3-3 dell’Italia. È andato anche in gol. Quindi forse, sì.
IL 4-2-3-1/4-3-1-2 - Allora forse l’unico modo di salvare la capra e i cavoli è metterli giù così, ipotizzando un sistema ibrido fra 4-2-3-1 e 4-3-1-2.
Zaniolo ballerebbe fra due funzioni, quella di esterno a destra e l’altra da seconda punta, Dybala sarebbe libero di agire come e dove vuole da trequarti, mentre Pellegrini farebbe un po’ di tutto a sinistra, dall’esterno stretto alla mezzala che si ricompatta con gli altri due centrocampisti in fase difensiva (Matic e Cristante, per non dire Frattesi…).