Roma, Dodò: 'Questo può essere il mio anno'
L'emittente Roma Channel ieri pomeriggio ha mandato in onda un'intervista con il difensore brasiliano Dodò. 'Quest'anno ho fatto tutti gli allenamenti, è meglio dell'anno scorso - ha affermato il giocatore -. Questa settimana, poi, ho delle motivazioni in più. Dopo un anno difficile, di adattamento, credo che questo possa essere il mio anno, e l'anno della squadra. Si vede già dall'inizio, stiamo facendo molto meglio, e spero di fare meglio pure io. Siamo stati tanti giorni in ritiro, abbiamo fatto amicizia: chi segna viene a esultare anche in panchina. Ci conosciamo anche da più tempo, in questa fase del campionato l'anno scorso non parlavo neanche italiano. L'anno scorso nello spogliatoio non parlavamo molto, quando c'era bisogno di una parola per cambiare una partita non ce l'avevamo. Quest'anno sì, e questo fa la differenza. E poi ci sono i tifosi: in Brasile i calciatori sono idoli, ma non ci sono sostenitori come quelli della Roma: io sono un po' timido...'.
'Il mio primo infortunio in carriera è stata una cosa nuova per me, e anche il recupero lo era: in quell'occasione sono maturato tanto come persona e come giocatore - ha dichiarato Dodò -. Mi sono stati vicini i genitori e la mia famiglia, anche i brasiliani mi hanno dato una mano all'inizio. Mi hanno aiutato anche fisioterapisti e preparatori, che erano con me tutta la giornata. Non so cosa sia scattato, ma ho imparato delle cose e ho sofferto. Questo mi ha fatto pensare di più. Ho visto delle cose che non andavano bene, ci ho pensato e ho cambiato atteggiamenti e modo di essere. Cosa mi dice il mister? Cose normali. Di entrare concentrato, di fare bene. Ho cambiato atteggiamento, si vede dalla squadra; nella mia testa sono cambiate diverse cose. Posso migliorare tanto, più che altro in fase difensiva, ma comunque ho bisogno di giocare. La Nazionale? È un sogno di tutti i brasiliani. Spero di fare bene a Roma, così avrò la mia opportunità. Quando è arrivato Maicon ho pensato a ciò che ho vissuto dieci anni fa, quando uscii di casa a giocare a Belo Horizonte e lì giocava Maicon. Io ero un bambino, stavo in camera con lui. Mi è venuta in mente tutta la storia'.
'Il Napoli? Ci sono due giocatori che mi piacciono particolarmente: Hamsik, che già conoscevo quando ero in Brasile, e Behrami, che invece non conoscevo e che secondo me fa la differenza - ha concluso il brasiliano -. L'atmosfera? Sembra il derby: i tifosi ti salutano e ti dicono della partita di venerdì. Noi restiamo tranquilli: fa piacere essere primi, ma questo tiene la tensione più alta. Appena finisce la partita, il mister comincia a pensare alla successiva: è la cosa più giusta. Parlano tutti della Roma e parliamo anche noi di come possiamo migliorare. Più concentrati e attenti, possiamo rimanere lì. Certo, la Juventus è la squadra che ha vinto il campionato negli ultimi due anni, e ha un allenatore che conosce bene i giocatori: secondo me è la favorita per lo scudetto'.