Casi Totti e De Rossi:| Ci pensa DiBenedetto
Non c'è solo il progetto con i calciatori di prospettiva. Per Thomas Richard DiBenedetto contano anche i senatori. Nella lunga giornata passata a Trigoria, oltre al bel colloquio (più di due ore) con Luis Enrique per trasmettergli serenità e conoscere nei dettagli il lavoro che sta facendo con la squadra, il bostoniano ha detto chiaramente a Fenucci e Sabatini di risolvere in fretta i casi De Rossi e Totti. Il futuro presidente, atteso anche oggi al Bernardini, vorrebbe al più presto incontrare i due capitani per far capire loro che la nuova Roma punterà ancora forte su entrambi, ma al tempo stesso è convinto che debbano essere proprio i dirigenti giallorossi che vivono quotidianamente lo spogliatoio a prendere di petto la situazione.
DiBenedetto, come prima mossa, ha deciso di sbloccare la frenata sul rinnovo contrattuale di De Rossi, cancellando le ultime perplessità dello staff dirigenziale che non avrebbero voluto concedere un ingaggio troppo elevato al centrocampista che già attualmente prende 8 milioni e 100 mila euro lordi all’anno (poco meno di 4 milioni e mezzo netti). Il via libera del capocordata Usa è stato decisivo. Fenucci e Sabatini nelle prossime ore, tra oggi e domani, vedranno Berti, manager del giocatore: la proposta che dovrebbe accontentare De Rossi è un quinquennale con uno stipendio che può sfiorare i 5 milioni e mezzo netti a stagione. In fin dei conti sarà confermato l'ingaggio attuale, ma saranno migliorati i bonus già in essere che diventeranno più facili (compresi quelli legati alle presenze in Nazionale).
L'intenzione di DiBenedetto è di avere il 'sì' del giocatore in settimana, magari in coincidenza con la gara di giovedì contro lo Slovan, ritorno del play off di Europa League. Per quanto concerne Totti, il bostoniano ha chiesto di creare un contatto tra il capitano e Baldini per chiarire l'equivoco nato un mese fa. Il futuro dirigente, relazionato da Fenucci sui discorsi fatti da DiBenedetto a Trigoria, per ora, resta sulle sue posizioni. Ma qualcosa ieri si è mosso.
(Il Messaggero)