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    Roma, Di Francesco: 'Decido oggi il terzino destro. Spalletti? Non so se fa pretattica...' VIDEO

    Roma, Di Francesco: 'Decido oggi il terzino destro. Spalletti? Non so se fa pretattica...' VIDEO

    Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato alla vigilia della sfida con l'Inter in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.
     
    SUI PASSI AVANTI CHE SI ASPETTA DOMANI
    Una prestazione migliore dal punto di vista tecnico. A Bergamo squadra cresciuta dal punto di vista caratteriale, così come per il lavoro di squadra. Mi aspetto miglioramenti dal punto di vista fisico, avendo ripulito la squadra dai carichi di lavoro. Mi aspetto una qualità maggiore nello sviluppo offensivo.
     
    SULL'INTER
    Spalletti ha fatto un ottimo lavoro. Squadra dalle idee chiare, il grande inizio di partita ha favorito l'Inter nella prima giornata di campionato. Hanno comunque giocatori importante, soprattutto sugli esterni, ma mi è piaciuta soprattutto a centrocampo, nella loro capacità di non farsi trovare mai nella stessa posizione. Lui lo scorso anno ha allenato la Roma che ha fatto tanti punti in più, non so cosa volesse dire dicendo che devono arrivare al nostro livello, non so se è pretattica. Loro hanno un'ottima condizione fisica, mi sono piaciuti con la Fiorentina ma con noi sarà un'altra gara.
     
    SU SPALLETTI
    In questo momento si fanno molti paragoni, ed è normale, ma la cosa più importante è la partita di domani. Spalletti non devo presentarlo io, vista la sua esperienza. Io sono più giovane, è normale rubare qualcosina dai più bravi, tra cui lui, lo ritengo un esempio. Abbiamo lavorato insieme, siamo rimasti in ottimi rapporti.
     
    SUL TERZINO DESTRO
    Abbiamo ancora un allenamento da fare e poi avete più notizie di me su quello che uno vorrebbe non far vedere. Valuterò. Non si può modificare totalmente una squadra in 5 giorni, già ci vuole tempo ad assimilare quello che chiedo io. Deciderò oggi comunque.
     
    SULLA DOPPIA SFIDA CON L'INTER TRA CAMPO E MERCATO E SUL GIRONE DI CHAMPIONS
    Nella mia testa non c'è il mercato ma l'Inter, voglio tre punti per lavorare al meglio nei prossimi quindici giorni. Per quanto riguarda il girone, è difficile e ce lo potevamo aspettare partendo dalla terza fascia. Sono fiducioso, mi piace essere ottimista, abbiamo le carte in regola per competere: la nostra identità di calcio può solo crescere".
     
    SE FIRMEREBBE ALL'IDEA DI FARE GLI STESSI PUNTI DI SPALLETTI
    Sono convinto che facendo tanti punti, con il fatto che il campionato si è livellato, almeno in partenza, sarebbe una stagione da scudetto. Potrei dire anche sì, ma il desiderio è fare sempre meglio, ottenendo qualcosa di importante anche con qualche punto in meno. Quando c'è molto divario tra su e giù è più facile fare molti punti.
     
    SU NAINGGOLAN FUORI DALLA NAZIONALE
    La squadra ha lavorato tanto e deve smaltire i carichi, sono convinto che gradualmente la condizione di Radja crescerà. Mi dispiace non vederlo in nazionale ma le motivazioni non le conosco, spero faccia una grande partita domani.
     
    SUI PROGRESSI DELLA ROMA SUL MERCATO
    Sono arrivati tanti altri giocatori, ho firmato in pieno mercato e si sono aggiunti dei rinforzi. Siamo più forti di quando ho firmato, sono contento di allenare questa rosa. Se dovessimo acquistare ancora sarei più felice, ma possiamo già fare benissimo, a partire da domani.
     
    SU FLORENZI
    Alessandro sarà sicuramente convocato, avrei voluto metterlo in campo senza pensare ad altro ma si allena con noi da poco tempo, non ha la condizione ottimale per una partita di 90 minuti. A gara in corso mai dire mai. La speranza che ha Spalletti di vederlo in campo è anche la nostra, per il ragazzo che è e per il suo percorso dell'ultimo periodo. Le valutazioni saranno fatte a gara in corso.
     
    SU JUAN JESUS
    Non mi sorprende, è un ragazzo con grande voglia di migliorarsi e di dimostrare che è un giocatore da Roma, magari facendo credere all'Inter che hanno sbagliato a lasciarlo andare. Non deve accontentarsi, deve continuare il suo percorso di crescita.

    SUL "SUO" SASSUOLO
    Quando alleni una squadra per quattro anni ti muovi in maniera perfetta, con sincronismi organizzatissimi. La ripetitività di ogni cosa migliora, loro un anno fa erano al lavoro dal 27 giugno, con tutti a disposizione. Qui sono partito il 16 luglio, con tutti i giocatori in giro per il mondo. Ero consapevole, so quali difficoltà si possono incontrare. I calciatori hanno la libertà di scegliere tra le cinque-sei cose che io chiedo. Oggi, per condizione fisica e livello di apprendimento, sta gradualmente migliorando la nostra conoscenza. Credo che un po' di tempo serva ancora. Questa squadra crede nelle mie idee. 
     

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