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    Roma, Di Francesco: 'Basta prendere schiaffi. Kolarov e De Rossi non al top, Florenzi...'

    Roma, Di Francesco: 'Basta prendere schiaffi. Kolarov e De Rossi non al top, Florenzi...'

    Alla vigilia di Napoli-Roma, Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa da Trigoria. Ecco le sue dichiarazioni:

    SUL MOMENTO - "Il Napoli meritava di vincere in Champions League, ha portato a casa da Parigi un punto importante e ho visto una squadra in ottima condizione. Noi abbiamo fatto un'ottima gara dal punto di vista della mentalità, ci siamo ritrovati. Domani mi aspetto gli stessi atteggiamenti dello scorso anno, per uscire dal San Paolo con un risultato importante serve una grande partita. Abbiamo un avversario forte, con tanti giocatori che si conoscono tra di loro ed elementi come Fabian Ruiz molto interessanti, è cambiato qualcosa nel loro modo di interpretare la gare".

    DA SARRI AD ANCELOTTI - "Con Sarri c'era maggiore ripetitività, anche se alcune cose le rivedo anche quest'anno. Con Ancelotti cambia la posizione degli attaccanti, Insigne lo trovi ovunque, guardate i gol contro il Psg o il Liverpool. Cambia la tipologia di gioco, c'è meno possesso ma più verticalità".

    SUGLI ACCIACCATI - "Stanno entrambi meglio, ma non sono al top. Kolarov si è allenato con la squadra, è la cosa più importante per ridare condizione, non si può pensare di giocare solo le partite. De Rossi, avendo giocato col Cska, abbiamo cercato di farlo recuperare, vedremo le sue condizioni. Florenzi si è allenato, credo che sarà disponibile, ieri era il giorno in cui si era fatto male".

    SULLA FORMAZIONE - "I due centrali dipendono da Mertens o Milik? Devo chiamare Ancelotti per saperlo, se no mi fa una sorpresa. Non posso fare una formazione in base all'avversario, se lo fai lo fai qualche giorno prima, stabilire la formazione in base ai probabili avversari è improbabile, valuterò in base alle condizioni dei miei calciatori e al modo di pensare la partita. Juan Jesus centrale e Santon terzino? Se Ancelotti non mi dice niente, non posso dirlo nemmeno io, ma tutto è possibile. Ci sta che giochi Florenzi alto, ma posso riproporre anche la stessa squadra di martedì. Se avessi fatto la conferenza dopo l'ultimo allenamento avrei avuto maggiori indicazioni, sapete che lo potrei fare, così come in altre".

    SULL'ATTEGGIAMENTO - "Fa rabbia dover aspettare di prendere due schiaffi per avere risposte, trattare tutte le partite allo stesso modo deve essere la nostra crescita, ci siamo ricaduti già altre volte, non possiamo più permettercelo. Più si fanno capitomboli, più c'è il rischio di non rientrare in Champions League, noi dobbiamo essere bravi a non sbagliare più gli approcci alle gare. Secondo me i nostri avversari hanno paura, non sanno mai cosa si troveranno davanti, siamo capaci di fare grandi prestazioni o di perdere la testa in dieci minuti. A volte la squadra è imprevedibile anche per me, l'imprevedibilità va benissimo, ma non come prestazione. Dobbiamo essere bravi a cercare la continuità che ci sta mancando, abbiamo occasioni, ne abbiamo una dietro l'angolo e dobbiamo essere bravi a sfruttarla".

    SUL NAPOLI - "Oggi dimostra di essere superiore, perché ha più punti di noi. Anche l'anno scorso ci era superiore, ma abbiamo fatto la semifinale di Champions League. Mi piacerebbe rispondere più avanti, quando ci sarà una crescita della struttura di squadra. Per me il Napoli è una squadra forte, è la principale antagonista della Juventus, trasmette più sicurezza, insieme all'Inter, rispetto alle altre. Superarli? Dobbiamo crederci, abbiamo una partita importante che ci permetterà di farlo. Possiamo avere più margini di crescita, loro si sono stabilizzati anche nelle soluzioni tattiche, prima Ancelotti era partito col 4-3-3 e l'ha modificato, noi abbiamo cambiato da poco e stiamo cercando le soluzioni e gli interpreti migliori. Dobbiamo assolutamente crescere per competere. Negli anni passati, la Juventus ha avuto pochissimi antagonisti, l'anno scorso qualcosa in più si è visto, mi auguro che potremo anche noi avvicinarci a un qualcosa in più, migliorando la classifica".

    SU ANCELOTTI - "Quando guardo gli allenatori non ho la fortuna di poterli vedere allenare, questo è molto più importante. Mi piace tantissimo come si pone, la sua gestione del gruppo. Quando in tanti parlano bene di qualcuno, significa che ha qualcosa, possiamo avere visioni differenti e menomale, ma dal punto di vista della gestione mi piace tantissimo. Mi piace scoprire come gestisce determinati momenti e calciatori, chiedo spesso a chi posso chiedere".

    SUL NAPOLI E INSIGNE - "Loro giocano con un centrocampista che si apre e due attaccanti in mezzo, le cose si vanno a equilibrare. Siamo 11 contro 11, la capacità è accorciare a seconda degli avversari. Dipende anche dall'atteggiamento, se gioca Zielinski ci sarà più uno contro uno rispetto a Fabian che è più costruttore. In Champions hanno giocato con una finta linea a quattro, in campionato non l'hanno fatta spesso e questo cambia tanto nelle uscite e nelle aggressioni. Stiamo preparando questa partita con entrambe le situazioni. Insigne ha fatto la seconda punta e l'esterno a sinistra, meno il falso nove. È molto bravo a interpretare le varie situazioni a seconda di come si comporta la linea difensiva, dobbiamo assorbirlo il prima possibile, ma non giochiamo solo contro di lui. Ci ha messo in difficoltà anche come esterno a sinistra, gioca in un ruolo che sta interpretando molto bene. È il giocatore da circoletto rosso".

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