Roma, De Sanctis: 'Volevo contribuire alla rinascita'
Il portiere delle Roma Morgan De Sanctis ha parlato al canale ufficiale Youtube dei giallorossi: "Dicono che sono un leader, ma dovete sapere che un leader non è un bullo, ma chi antepone i propri interessi al gruppo, difendere un compagno. Due anni fa scelsi la Roma, una sfida che mi sembrava irrinunciabile, volevo contribuire alla rinascita di un gruppo che aveva ricevuto tante critiche. Mi sono trasferito a Roma, tappa fantastica e forse ultima, con le mie figlie e mia moglie Giovanna, con la quale sono stato fidanzato tanti anni, prima di sposarci. I giovani pensano che il privilegio dei calciatori sia quello di conquistare tante ragazze, ma la vera trasgressione nel 2015 è la normalità, essere sempre fedele alla moglie. In questi anni ho coltivato molti interessi, mentre difendo la porta della Roma, sono consigliere federale e consigliere AIC, in questo ambito sono anche vicepresidente, è un’organizzazione che aiuta i giovani sportivi meno fortunati e gli ex calciatori che sono stati dimenticati. Sono quelli che la vita ha messo di fronte a una serie di calci di rigore; provare a pararne uno è un dovere, un impegno e una responsabilità".