Roma, De Rossi: 'Se c’è rigore, lo devi dare. Soprattutto in un’epoca nella quale quando calpesti il mignolino dai rigore'
Redazione CM
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Daniele De Rossi non ci sta. L'allenatore della Roma, ai termine del match pareggiato con il Lecce, è tornato sull'episodio del mancato rigore concesso ai giallorossi con Blin e Falcone che sono franati addosso a Zalewski, che aveva controllato il pallone in area di rigore: "Dal campo non avevo visto. Poi sul tablet ho visto e ho visto che c’era un rigore netto che non ci è stato detto. Peccato, peccato perché per noi vincere era importante, soprattutto quando si giocano partite più sporche. Ho visto squadre vincere campionati anche vincendo partite meno brillanti. Se c’è rigore, lo devi dare. Soprattutto in un’epoca in cui quando calpesti il mignolino dai rigore, se tocchi la gamba… non l’ho capita questa. A Firenze tocchi la spalla a un giocatore e danno rigore… A me piace un calcio in cui questo contatto non è rigore, mi piace un calcio in cui il fuorigioco di Acerbi non è fuorigioco. Però le regole devono essere sempre uguali. Così è più facile anche per noi. Ho sentito Marelli che ha detto se lo fischiava era rigore, se non lo fischia non è rigore. E che facciamo allora? (ride, ndr). Se passo col rosso, va bene. Se non passo col rosso, non va bene. Però poi si fanno gli incidenti e non va bene”. SULLA PARTITA - "Abbiamo sofferto tanto la fisicità del Lecce nel primo tempo, così come era accaduto contro la Fiorentina. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, nel calcio bisogna essere ruvidi nei duelli quando la partita viene giocata in maniera più diretta. Se la squadra non riesce a diventare più sporca trovi squadre che ti assaltano. Punto guadagnato faccio fatica a dirlo, ma sapevamo che sarebbe stata difficile. Questo è un campaccio, ci può stare soffrire di più".
DUELLI - "Se riduco tutto ai duelli vuol dire che riduco la colpa solo ai giocatori e non è così. Siamo stati carenti anche nella fase di costruzione, l’avevamo preparata in maniera diversa, abbiamo giocato troppe palle nel mezzo".