De Rossi-Roma: la partita è aperta
Ci sarà molto da parlare. Il rinnovo a Daniele de Rossi si farà, perchè 'non andrà via dalla Roma, almeno questo è ciò che mi auguro'. Le parole del ds Walter Sabatini pronunciate qualche giorno fa a Sky rappresentano più di una rassicurazione nei confronti dei tifosi giallorossi e dello stesso giocatore. A proposito. Ieri c'è stato un'ulteriore contatto tra il ds giallorosso ed il procuratore Sergio Berti. Si vedranno entro venerdì a Milano. Si metteranno intorno ad un tavolo e parleranno. Probabilmente non verrà ratificato un accordo nell'immediato, però quanto meno si porranno delle basi. Verranno alla luce le richieste dell'una e dell'altra parte.
Secondo le informazioni in nostro possesso, all'inizio della trattativa il centrocampista di Ostia avrebbe chiesto 6 milioni di euro all'anno, ovvero la stessa cifra messa sul piatto da Manchester City (Roberto Mancini) e Real Madrid (Mourinho). Una provocazione, potremmo dire. Come a dire: se io andassi via, andrei a guadagnare quella cifra. I due allenatori citati tra parentesi stimano tantissimo il giocatore, specialmente Mourinho gli è molto legato, e chi conosce molto bene De Rossi giura che lo chiama un giorno sì e l'altro pure.
Daniele è felice degli apprezzamenti, nella Capitale ultimamente ne ha avuti pochi, tuttavia la sua priorità è legarsi a vita con la Roma. Diventare una bandiera, come Totti. Con lo stipendio uguale o superiore allo stesso capitano giallorosso. A partire da quest'anno il numero 10 prenderà 8,6 milioni lordi (al netto circa 4,5), Sabatini per De Rossi ha pronto un contratto da 4,2 netti, sostanzialmente quanto previsto dal vecchio ingaggio. Berti, per bocca dell'ostiense, vorrà raggiungere la classica via di mezzo: 5 milioni. Magari tramite dei bonus relativamente facili da raggiungere. La partita è aperta. Dall'estero ascoltano tutto e non solo. Il City ha inoltrato un'offerta di 35 milioni. Risposta della Roma? No, grazie. Al momento.