Roma, De Rossi e quell'insulto ai tifosi: 'Uno sfogo figlio del gol di Dzeko'
Francesca Schito
Daniele De Rossi è un giocatore particolare. Intelligente e caparbio, ma anche esplosivo e istintivo. Che abbia un forte senso di appartenenza verso la maglia che indossa e verso i tifosi che rappresenta è ormai cosa nota. Lui è un tifoso in campo e come tale, in alcune occasioni, ha dei comportamenti decisamente sopra le righe. E' quanto accaduto ieri nella sfida contro l'Inter allo stadio Olimpico. Dopo cinque minuti Bruno Peres ha crossato da destra forte al centro, Dzeko non se l'è fatto ripetere due volte e ha fatto gol. L'esultanza del bosniaco è stata accompagnata da tutta la squadra e in particolar modo da Daniele De Rossi (Foto Twitter @DanieleFurii), il capitano dei giallorossi, che rosso in viso, si è aggrappato alla maglia del numero nove mostrandola alla Tribuna Tevere urlando "Pezzi di m...". Uno sfogo ingeneroso nei confronti del pubblico romanista, reo di aver attaccato Dzeko nell'ultimo anno. Ma il centrocampista di Ostia è fatto così, gli si "attappa la vena", e si sfoga contro tutto e contro tutti. Ha sbagliato i modi, questo è vero, ma la sua è un'esternazione in buona fede, figlia dell'amore nei confronti della sua squadra e del rispetto verso il gruppo che rappresenta: "Non si capisce bene cosa ho detto, nemmeno mi ricordo. I tifosi si sono sentiti insultati? Io esulto con i miei compagni e, quando fa gol Dzeko, siamo un pochino più contenti, perché lui soffre la situazione. Quando segnano quelli contestati in maniera immotivata, io sono più contento, festeggio in maniera focosa. Non abbiamo insultato nessuno, abbiamo solo gioito per un nostro compagno. Sarei contento anche se segnasse Iturbe ma pure quando entra Totti quando ci sono quelle giornate di rivincita di quel genio quarantenne". Poi alla tv gli viene mostrata varie volte la sua "esultanza". Sorride, poi prova a fare una battuta: "Ho detto ai tifosi di comprare la maglia di Dzeko, ma in bosniaco. No, dai… Non volevo insultare nessuno, nemmeno mi ricordo che cosa ho detto. Quando segniamo siamo tutti invasati. È stato un mese particolare, mi è dispiaciuto perdere la fascia per un mese ma ho accettato il provvedimento, anche se gioca Francesco io mi sento importante e che deve fare sempre il capitano". La chiude qui De Rossi. Con buona pace di tutti.