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  • Roma, De Rossi non trova la quadra né la vittoria: spunta l'ombra di Pioli

    Roma, De Rossi non trova la quadra né la vittoria: spunta l'ombra di Pioli

    • ADG
    Una sliding door importante, che lo ha lanciato con grande sicurezza e apprezzamento sulla panchina della Roma. Nella passata stagione il club giallorosso ha eliminato il Milan di Stefano Pioli in occasione dei quarti di finale di Europa League, consacrando come guida tecnica la bandiera Daniele De Rossi, che fino a quel momento si pensava potesse essere esclusivamente il traghettatore del post José Mourinho.

    IL RINNOVO E L'INIZIO DEL PROGETTO - il grande risultato ottenuto contro i rossoneri, prologo dell'eliminazione in semifinale contro il Bayer Leverkusen, e un buon finale di stagione, che ha portato i capitolini al sesto posto in classifica con la conseguente qualificazione all'Europa League, è valso il rinnovo di contratto, un triennale fino al 2027. Il mattone che sembrava potesse sancire l'inizio di un lungo percorso da parte di Capitan Futuro.

    L'INIZIO HORROR E LA DIFESA DI TOTTI - La stagione però fino ad ora non sta rispettando le attese: appena tre punti in 4 partite di Serie A, dopo i pareggi contro Genoa, Juventus e Cagliari, e il brutto ko contro l'Empoli, tante polemiche dopo una sessione di calciomercato che non ha pienamente soddisfatto le attese e ha lasciato alcune falle nella rosa, il litigio con un senatore come Bryan Cristante, il rapporto non idilliaco con il direttore sportivo Ghisolfi. Insomma, una vera buriana che rischia di travolgere De Rossi, difeso anche dal vecchio amico Francesco Totti.

    LA PEGGIOR PARTENZA DOPO 14 ANNI E IL "PARAFULMINE" - I numeri dicono quattro partite con zero vittorie e due gol segnati, la peggiore partenza da 14 anni a questa parte. Lo stato dell'arte parla invece di un allenatore giovane che può essere utilizzato come "parafulmine" dalla proprietà, con i Friedkin insoddisfatti che stanno già analizzando la sua situazione. Al momento non c'è un ultimatum, ma se i risultati non dovessero arrivare, già nei prossimi impegni casalinghi contro Udinese, Athletic Bilbao e Venezia, la sua panchina potrebbe vacillare pericolosamente.

    PIOLI E I DESTINI CHE SI UNISCONO - In questo ambito il fil rouge con Stefano Pioli, come vaticinato da SportMediaset, potrebbe riannodarsi: colui che lo ha lanciato come allenatore, suo malgrado, rischia di diventare il suo sostituto. L'ex allenatore del MIlan, ancora sotto contratto con i rossoneri fino al 2025, è stato cercato anche in Arabia Saudita dall'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, ma vorrebbe restare in Italia e la Roma è un progetto che lo intrigherebbe molto, soprattutto dopo essere stato sulla panchina dei rivali cittadini della Lazio e conoscendo la città. Il profilo di Pioli sarebbe per altro ideale per la politica del club di proprietà statunitense: aziendalista, bravo con i giovani e giochista. Un'idea da non sottovalutare, se le cose dovessero mettersi male per DDR.

    I FRIEDKIN A ROMA - Nel frattempo Dan e Ryan Friedkin sono rientrati oggi a Roma: il presidente del club e suo figlio faranno quindi tappa a Trigoria, per stare vicini a squadra e allenatore in questo momento così delicato.
     

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