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    Roma, dal sostituto di Florenzi al vice Dzeko: i piani della mini rivoluzione d'inverno

    Roma, dal sostituto di Florenzi al vice Dzeko: i piani della mini rivoluzione d'inverno

    • Francesco Balzani
    Una nuova, piccola rivoluzione. Il ds Petrachi è già al lavoro da alcune settimane per la seconda fase di restyling della Roma dopo le tante operazioni fatte in estate. Fonseca ha testato la rosa in questi primi tre mesi e stilato una lista di cose che vanno e che non vanno. Così si cercano destinazioni per alcuni giocatori fin qui poco impiegati, e si cercano soluzioni per ruoli (come il terzino destro) complicati da infortuni o bocciature. Nell'ultimo mese d'altronde i numeri parlano chiaro: 8 giocatori su 11 sono stati impiegati senza sosta. La Roma ha pagato lo scotto di una rosa corta e della tanta fatica proprio nelle ultime due sconfitte pre-sosta.

    DIFESA -  L’emergenza maggiore riguarda la fascia destra. L’infortunio grave di Zappacosta ha complicato parecchio i piani di Fonseca che in quella posizione ormai schiera abitualmente Spinazzola (che nasce terzino sinistro). Anche l’ex juventino non se la passa alla grande ed è spesso vittima di problemi muscolari. Così a giocare titolare si ritrova spesso Santon che appena 3 mesi fa Petrachi ha provato a cedere in ogni modo. Florenzi, infatti, non è considerato da Fonseca. E proprio il capitano è il primo designato a partire. Lui vuole solo l’Italia dove gli unici sondaggi, per ora, sono arrivati da Sampdoria e Fiorentina. Florenzi attende una chiamata dall’Inter di Conte. La Roma lo valuta sui 20-25 milioni, ma è disposta ad ascoltare proposte di scambio. Al suo posto dovrebbe arrivare Hysaj, in scadenza e rottura col Napoli. Ieri il suo agente è uscito allo scoperto, ma a Trigoria valutano anche due alternative: Tetè del Lione e Simakan dello Strasburgo. La soluzione d'emergenza è invece Bruno Peres di ritorno a gennaio dal prestito fallimentare al San Paolo. Al centro della difesa promosso Cetin e bocciato Juan Jesus. Per il brasiliano si valutano pure offerte di prestito, ma l’alto ingaggio (2,5 milioni) frena tutti.

    CENTROCAMPO -  E’ stato il reparto più falcidiato dagli infortuni nell’ultimo mese tanto che Fonseca è stato costretto a schierare Mancini in regia, ma non dovrebbe vivere grossi scossoni. Dopo la sosta torneranno in pianta stabile Diawara e Pellegrini, ma non Cristante per il quale si attende almeno febbraio. Petrachi monitora il mercato con particolare attenzione alla situazione Kessie al Milan e del possibile scambio Vecino-Florenzi con l’Inter che al momento però sembra lontano.

    ATTACCO - E’ il reparto che solitamente vive maggiori movimenti. Sono stati messi sulla lista di uscita, infatti, sia Perotti sia Antonucci mentre l’infortunato cronico Kalinic al 90% non sarà riscattato a giugno. I pochi gol dell’attacco (Dzeko a parte) stanno convincendo Petrachi a cercare una spalla (o un vice) per il bosniaco. Prima, però, bisogna cedere: Antonucci potrebbe finire alla Fiorentina per 5 milioni mentre Perotti valuta seriamente il ritorno al Boca. Solo a quel punto verrà valutata l’operazione Kean che resta tuttavia difficile: prestito con riscatto da 25-30 milioni da esercitare in estate. Convince meno Seferovic offerto dal Benfica mentre la concorrenza per Olmo della Dinamo Zagabria comincia a essere troppo folta. Attenzione anche al ritorno di fiamma per Mitrovic.

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